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Rocchi: “Serra dismesso? Decisione presa per motivi tecnici”

Redazione Il Milanista

In conferenza stampa, il designatore degli arbitri italiani ha parlato della dismissione dell'arbitro torinese, al centro delle polemiche

Ieri c'è stata la riunione del comitato nazionale dell'AIA. In seguito, Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri italiani, ha parlato in conferenza stampa. Uno degli argomenti più discussi è stata la dismissione di alcuni direttori di gara, fra i quali anche Marco Serra. L'arbitro torinese fu protagonista di un grave errore nel match tra Milan e Spezia nella stagione 2021-22. Sul punteggio di 1-1, Serra non concesse il vantaggio, fischiando poco prima del gol segnato da Junior Messias, che quindi non fu convalidato. Il Milan poi perse la partita 2-1, subendo il gol nel finale.

Nella scorsa stagione invece Serra è stato al centro di polemiche e procedimenti disciplinari dopo una lite con José Mourinho. Nel corso di Cremonese-Roma, in cui Serra svolgeva il ruolo di quarto uomo, il fischietto ebbe un alterco piuttosto acceso con il tecnico giallorosso. La cosa poi era proseguita anche negli spogliatoi durante il post gara ed era costata due giornate di squalifica allo Special One.

Rocchi ci ha tenuto a chiarire che il caso della lite con Mourinho non c'entra con la decisione: "L’avvicendamento di Serra è stato esclusivamente per motivi tecnici. Non è dipeso dalla lite con Mourinho. Anche se avesse commesso un errore e glielo abbiamo detto che non è stato al 100% in quella circostanza, lui poi è rimasto a casa qualche settimana e ha avuto un procedimento che poi si è concluso. La prossima stagione comunque farà il Var, perché ha dato la disponibilità. Mi auguro che questo caso sia chiuso".

Nei giorni scorsi era circolata una voce, ripresa poi da Il Giornale, secondo la quale alcuni arbitri avrebbero chiesto di non arbitrare la Roma, a causa delle intemperanze della panchina giallorossa. Questa la risposta del designatore: "Se uno dei nostri arbitri avesse problemi ad arbitrare la Roma, probabilmente gli chiederemmo di fare un altro mestiere. Escludo nel modo più totale che mi sia stata fatta una richiesta di questo tipo. Non esiste un problema personale né con la Roma né con altri allenatori e società. Noi, però, chiederemo educazione. Non si può vedere una partita con trenta persone a bordo campo a fare un caos pazzesco".