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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 22: Fans of AC Milan set of smoke flares in the stands during the Serie A match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on September 22, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Questa mattina il mondo di Milan e Inter si è svegliato in subbuglio per l’arresto di 19 capi ultras delle due tifoserie milanesi. I nomi noti avrebbero infatti contatti con la mafia.
A parlare di quanto successo è stato il Procuratore di Milano Marcello Viola ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "La nostra richiesta era stata presentata già a giugno, prima dell'omicidio di Ballocco. Per quanto riguarda la tifoseria del Milan, non è stata riconosciuta l'aggravante di un avvicinamento alla criminalità organizzata. Ma anche lì sono presenti forme di violenza di straordinaria gravità”.
Sul patto tra le due tifoserie: “Fuori dalle indagini emerge che i vertici delle due tifoserie avessero firmato una sorta di patto di non belligeranza, volto a massimizzare i profitti illeciti.E vi cito qualche passaggio: 'Non ce ne importa nulla della squadra, della campagna acquisti, del popolo: se io lo faccio deve esserci un ritorno economico...'. Qui non c'è nulla di sportivo: solo ottenimento di profitto".
Sulla volontà del Milan di partecipare alle indagini: "Le società sono da considerarsi parti danneggiate. Siamo certi della collaborazione che vorranno prestare per la soluzione di eventuali criticità. Una certezza confermata subito dal Milan, che pochi minuti dopo ha diramato una nota ufficiale: "In merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta".
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