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Tiemoue Bakayoko
Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, E' intervenuto nel programma Gli Inascoltabili in onda sull’emittente radiofonico New Sound Level e su quello che è successo nei giorni scorsi a Tiemoué Bakayoko ha spiegato. “La sala operativa della Questura di Milano aveva diffuso una nota con quale segnalava che c’era stata una rissa con sparatoria e si ricercava un suv con a bordo persona di colore con una maglietta verde. Esattamente il tipo di auto, il tipo di abbigliamento e le caratteristiche del giocatore del Milan.
..Le procedure d’intervento che gli operatori hanno applicato sono quelle standardizzate quando s’interviene su soggetti sospetti ritenuti armati. Il giocatore si è sentito vittima di un qualsiasi tipo di discriminazione? No, aveva tempi modi e mezzi per levare la sua voce, ma del resto è stato il primo a capire perché gli operatori di Polizia hanno agito così. Quindi visto che io lavoro e vivo a Verona, città associata a Shakespeare, possiamo dire . Molto rumore per nulla’. Io pur non essendo milanista ne approfitto per fare i complimenti a Bakayoko che non ha detto ai poliziotti ‘voi non sapete chi sono io, vi faccio passare i guai’. E' stato collaborativo, ha capito la dinamica degli eventi, se non ci fosse stato il video nessuno avrebbe detto nulla perché non c’era nulla da dire e il giocatore del Milan è il primo a saperlo. Merito a lui che si è comportato da cittadino modello. Mostrando collaborazione, comprendendo la situazione ed evitando qualsiasi forma di polemica”.
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