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Piscedda: “Giuste le parole di Gravina, serve competenza da parte di tutti”

Redazione Il Milanista

L'ex commissario tecnico delle Nazionali giovanili Massimo Piscedda ha parlato della delusione Mondiale per l'Italia

In esclusiva a TMW Radio ha parlato Massimo Piscedda che ha detto: "Onestamente, io non abbinerei la mancata qualificazione ai Mondiali con un eventuale problema settori giovanili. Altrimenti, avremmo dovuto parlarne al contrario quando abbiamo vinto gli Europei. Detto questo, i problemi ci sono e ci sono sempre stati. Ci sono società che ci credono e investono: pagano strutture, pagano e formano i tecnici. E altre che non lo fanno".

Sul perchè i giovani in Italia giocano poco

"Beh, il timore c'è sempre stato. Vede, noi non comprendiamo che un ragazzo di 17-18 anni possa giocare in Serie A. Altri Paesi lo fanno, li lanciano e li mettono in difficoltà, noi meno. In Italia il 23enne arriva in Under 21, in altri Paesi è già tra i grandi. In Italia c'è un bacino enorme di talenti. I problemi sono due. Vanno riconosciuti: per farlo ci vuole competenza. E per avere competenza si devono scegliere dirigenti bravi. Così come gli allenatori, nel settore giovanile: il loro obiettivo deve essere migliorare il capitale umano che hanno a disposizione".

Sul fatto che in Primavera si pensa spesso a vincere il campionato

"Il campionato Primavera è o dovrebbe essere l'espressione massima di un torneo giovanile. Il punto massimo per un ragazzo è fare bene in Primavera, per poi confrontarsi con i professionisti. Che, intendiamoci, sono un altro mondo. C'è bisogno di carattere, di professionalità, servono tanti elementi. Ma io dico sempre che il ragazzo, anche se bravissimo, quando esce dalla Primavera deve ancora iniziare a giocare".

Su Gravina che dice che ci sono troppi stranieri nei settori giovanili

"Quello che dice Gravina è giustissimo di per sé. Io aggiungo una cosa: servono giovani bravi, che siano italiani o stranieri, a prescindere dal discorso sullo ius soli. Negli ultimi anni c'è stata un'imbarcata di tanti ragazzi stranieri che non ti hanno alzato la qualità della squadra".