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MILAN, ITALY - SEPTEMBER 18: Head coach of AC Milan Stefano Pioli looks on before the Serie A match between AC Milan and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on September 18, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Il Milan di Stefano Pioli ha dimostrato di potersi adattare a qualsiasi situazione di gioco. È questa la vera forza dei rossoneri: riuscire a capire quando è il tempo di cambiare e architettare nuove mosse, così da scaturire una reazione nella squadra. È quanto successo sabato sera a San Siro contro la Vecchia Signora. I Diavoli hanno vinto una prova di carattere, a soli tre giorni di distanza dalla sconfitta in Champions League contro il Chelsea. I meneghini hanno dimostrato di avere un’anima camaleontica e sono pronti a rimetterla in atto anche domani sera.
Uno dei cambiamenti messi in atto dal tecnico meneghino è il passaggio dal canonico 4-2-3-1 al 4-3-3, visto contro l’Empoli dopo l’infortunio di Saelemaekers e a Londra. Questo potrebbe diventare il nuovo modulo del futuro. Senza il belga e senza Messias, mister Pioli si è ritrovato a dover plasmare una squadra diversa. Ora è necessario trovare maggiore equilibrio in mezzo al campo e perciò trovano sempre più spazio Krunic o Pobega. Tra gli assi nella manica c’è anche Brahim Diaz, vero jolly delle ultime partite. Lo spagnolo si è visto togliere la titolarità dal nuovo arrivato De Ketelaere, ma non si è lasciato intimidire.
Diaz sta convincendo l’allenatore di essere la soluzione ideale per il suo gioco. Una vera sorpresa che non ti aspetti, in grado di leggere gli avversari e di adattarsi alle esigenze della partita. In realtà il cambio di modulo può favorire tutti quei giocatori che finora hanno trovato meno spazio. Lo stesso Pioli ha dichiarato di avere molti calciatori più adeguati a questo modulo che non al 4-2-3-1. Si tratta di un messaggio incoraggiante per Adli, Pobega e Vranckx, ma anche per De Ketelaere che deve ancora trovare la versione migliore di se stesso.
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