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Archiviata definitivamente la vittoria dello Scudetto - un'impresa davvero maestosa -, Stefano Pioli pensa già alla prossima stagione. Ai nuovi obiettivi e alle nuove sfide che attenderanno i suoi pupilli e sé stesso. Ma non si è soffermato solo quello. Intervistato dalla nota presentatrice e splendida Diletta Leotta, il tecnico si è raccontato all'interno del contenitore Inside Milan, disponibile sulla piattaforma web Dazn. Qui di seguito vi riportiamo i vari temi toccati nel corso dell'intervista.
Sulle emozioni ritrovate una volta conquistato lo storico trofeo: "È stato emozionante vedere tutto l’entusiasmo dei nostri tifosi, tanta maglie del Milan, tante richieste di foto, mi sono goduto ogni momento, abbiamo coinvolto tutto il popolo rossonero che aveva bisogno di questa vittoria".
Sul fatto che fosse un'impresa impossibile, ma l'impossibile è diventato realtà: "All’esterno, nessuno aveva una buona considerazione del Milan e abbiamo usato questa cosa come motivazione, io l’ho usato tanto con i ragazzi, gli chiedevo sempre 'come mai nessuno crede in voi? Come mai nessuno crede che noi possiamo vincere il campionato? Facciamogli vedere che si sbagliano' Si diceva sempre che al Milan mancasse qualcosa ed io l’ho usato come stimolo per i ragazzi"
Sul trend che ha sconvolto e che sta ancora sconvolgendo il web, la dance "Pioli in on fire": "La Pioli is on fire dance mi piace tantissimo anche se fino all’ultimo negli stadi cercavo di non ballarla per rimanere concentrato, devo ammettere che ho sempre fatto fatica. Ho aspettato la partita contro l’Atalanta per ballare, era l’ultima partita a San Siro quindi era importante per me festeggiare con i nostri tifosi"
Sul momento decisivo nel derby con l'Inter: "Il derby è stato un momento decisivo della scorsa stagione, se fosse finita con la vittoria degli avversari andare a 10 punti sarebbe stato molto difficile, invece addirittura riuscire a ribaltare la partita ci ha consentito di stare lì vicino in classifica e soprattutto dal punto di vista morale ci ha dato quell’iniezione di fiducia e di entusiasmo di cui metà squadra aveva bisogno e da lì abbiamo fatto un girone di ritorno di altissimo livello"
Sugli obiettivi e su cosa attenderà al Milan nella nuova stagione: "Questa stagione è davvero particolare, per la prima volta giocheremo 21 partite, dal 13 Agosto al 13 Novembre, alcuni dei miei ragazzi andranno anche in Nazionale quindi giocheranno 23 partite in 3 mesi quindi l’ impegno sarà sia fisico che psicologico e questi mesi incideranno tanto sul resto della stagione, questo è il momento di lavorare bene. Vedo i ragazzi ancora più pronti, ancora più preparati ancora con più cura verso i dettagli, sono convinto che questo sia un ciclo che è appena cominciato e non che sta per finire"
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