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Stefano Pioli
La prossima giornata di campionato potrebbe essere decisiva. Ai rossoneri serviranno 4 punti nelle ultime due partite prima dei titoli di coda per conquistare il tricolore. Se i nerazzurri dovessero incappare in un passo falso, il Milan, in caso di vittoria, potrebbe festeggiare lo scudetto in anticipo. A prescindere da come finirà, il Diavolo ha dimostrato di avere cuore, voglia e spirito di squadra. L'alchimia del gruppo è una delle chiavi di questa stagione - e di queste stagioni - ed il merito non può che essere di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero è riuscito a far rendere al meglio un gruppo giovane ma molto affiatato. Lo sviluppo dei suoi talenti è la chiara fotografia del lavoro sul campo durante la settimana; la gara di Tonali e Leao a Verona è solo l'ultima testimonianza.
Le idee messe in campo da Pioli stanno portando a risultati che entrano di diritto nella storia del club. Il tecnico emiliano è infatti secondo in una speciale classifica. La sua media punti di questa stagione è la più alta dai tempi di Capello.Solo "Don Fabio" ha fatto meglio di lui con 2,2 punti di media a partita. Pioli è secondo a 1,96 e sta facendo meglio di allenatori storici come Arrigo Sacchi, Nereo Rocco e Carlo Ancelotti.
Una scalata sorprendente e inaspettata, specie se si considera la serie di circostanze che lo ha portato a sedersi sulla panchina del Milan. Sembra una vita fa: i rossoneri erano reduci dalla campagna acquisti fallimentare e spendacciona di Mr. Li che non aveva dato i risultati sperati. La panchina era stata spesso movimentata ed affidata a Marco Giampaolo, ma la sua avventura al Milan durò solo sette partite. La situazione economica dei rossoneri non era delle migliori e le possibilità hanno portato il Milan a chiamare Pioli. Da lì, come si dice, il resto è storia.
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