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Kris Piatek, ex attaccante del Milan
"Sono molto contento di essere alla Fiorentina. Siamo una grande squadra e in questa stagione stiamo giocando molto bene. In questi primi mesi ho fatto sei gol in 10-11 partite, sono contento ma devo continuare", inizia così l'intervista di DAZN all'ex attaccante del Milan Piatek. Ecco le sue parole
SUL RAPPORTO CON VINCENZO ITALIANO - "È molto attivo e forte, è un grande allenatore con una grande idea di calcio. Un calcio offensivo con grande intensità e questo mi piace perché voglio sempre migliorarmi come calciatore"
SULLA POSSIBILE QUALIFICAZIONE IN EUROPA - "Siamo sulla buona strada ma dobbiamo guardare alle prossime partite. Per Firenze questa è un'occasione incredibile per andare in Europa, anche per noi, per la squadra. Siamo forti ma vediamo, le prossime partite dobbiamo giocarle bene".
SULL'AVVENTURA AL MILAN - "Nei primi sette mesi ha funzionato tutto. Ho fatto tanti gol con Gattuso, poi è arrivato mister Giampaolo che ha cambiato modulo e idea. Era un sistema dove i calciatori non hanno interpretato il proprio ruolo, io ho giocato con Castillejo come attaccante e Suso trequartista, e queste non sono le loro posizioni. In due mesi ho sbagliato io e ha sbagliato la squadra, è stato difficile. Se Giampaolo mi ha capito poco? No, però avevo bisogno di tempo per giocare con questo sistema perché era la prima volta che giocavo con il trequartista e le due punte. Anche io devo capire cosa non ha funzionato. Ma penso che entrambi avessimo bisogno di tempo, due mesi sono stati pochi".
SUL CAMBIO DI NUMERO AL MILAN - "Quando sono arrivato al Milan volevo prendere subito il primo giorno la maglia numero 9 ma Gattuso e la società mi hanno detto di prendere la 19 o un altro numero ma non la 9, perché te la devi conquistare. Dopo sei mesi - conclude la punta polacca - ho preso la 9 e ho fatto pochi gol, e così tutti i tifosi mi chiedevano perché avessi cambiato numero..."
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