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Il pallone della Serie A 2021/22
Lunga intervista a The National, negli Emirati Arabi Uniti, per Federico Pastorello. L'agente ha parlato anche della sua visione del calciomercato in ottica invernale, in tempi di pandemia e crisi.
Il noto agente Federico Pastorello ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano degli Emirati Arabi Uniti The National. Un'intervista nella quale ha parlato di come si svolge il calciomercato invernale durante la crisi pandemica: "Dipenderà dai paesi, non vedo grandi spese da nessuna parte. Chiaro, siamo abituati a vedere quelli di Premier come protagonisti: alcuni come il West Ham sono in posizione interessante, con un piccolo sforzo possono aumentare le loro possibilità di arrivare tra le prime quattro. Oppure Leicester ed Everton che stanno affrontando una stagione difficile, proveranno a far qualcosa. Comunque mi attendo qualche prestito, nulla di speciale: anche in Italia, le migliori dovranno pensare più alle cessioni".
SULLE COMMISSIONI - "Lo dico pubblicamente: le nostre commissioni hanno cifre anche forse troppo importanti per le responsabilità che abbiamo. Non siamo i calciatori o i club: siamo importanti ma servirebbe un limite. Non lo dico per essere Peter Pan. Penso davvero che se manterremo il sistema così per molto tempo, alla fine sarà poco sano e pagheremo tutti un conto salato. Servirà anche per darci protezione: è facile dire che abbiamo preso 6 milioni di commissione ma alla fine vedi che alla fine pagano meno del 25%. Ci sono club in grossi guai finanziari, non abbiamo le stesse garanzie di club e calciatori. Potrebbero esserci dei limiti più corretti in termini di commissione. La storia sui tetti si è ripetuta molte volte ma non è mai successo nulla: vorremmo dialogare con le istituzioni. Finora hanno fatto regole senza chiederci come funziona, serve una soluzione equilibrata. Non siamo contrari a porre un limite, vorremmo avere anche una protezione sui pagamenti in tempo, perché questo è un problema minore per le grandi agenzie ma enorme per chi ha solo giovani o ha solo due-tre giocatori. Ogni fattura deve essere pagata altrimenti non possono andare avanti e investire. Con Fifa è davvero complicato; sfortunatamente, non stanno davvero pensando troppo al sistema. Ma l'Uefa è molto più aperta, più giovane e più aperta a discutere di questo argomento. Quindi forse questa volta ci saranno delle buone notizie, anche per noi".
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