Nel corso della consueta puntata del podcast 'Fontana di Trevi', in onda sul canale Youtube di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Giuseppe Pastore ha detto la sua sugli spiacevoli episodi di razzismo andati in scena durante Udinese-Milan. Queste le sue dichiarazioni.
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Pastore: “Ad Udine il Milan non doveva tornare in campo. Avrebbe rotto…”
"La cosa 'straordinaria' è che tutto lo stadio, o comunque una gran parte, fischia Maignan, non soltanto 5/10 imbecilli che l'hanno insultato. Quindi non è la maggioranza silenziosa che non è razzista e prende le distanze, ma non è razzista a parole, ma poi in realtà se la prendono con quello che hanno insultato. O non hanno capito niente, e mi sembra strano perché l'altoparlante è stato chiaro, oppure sono peggio di quelli che erano dietro la porta. Non è dunque una questione di 5/10 imbecilli, come ogni volta le società cerco di minimizzare per pulirsi un po' la coscienza, ma è un problema molto serio, del paese ma soprattutto della società, anche perché non si è razzisti solo durante la partita. Chiudo dicendo che il Maignan non sarebbe dovuto rientrare in campo, così come tutto il Milan, perdendo anche a tavolino, rompendo così il giocattolo. Bisogna evitare di attaccarsi a questo protocollo inutile che non risolve nulla."
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