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MILANO - Il giornalista de Il Corriere della Sera Carlos Passeriniè intervenuto ai microfoni di MilanNews.it per parlare del Milan, del momento dei rossoneri e del loro primato in campionato. Ecco le sue parole.
Nel giorno e a poche ore dalla chiusura del mercato, qual è il suo bilancio sul calciomercato rossonero? - "Ottimo. Il giudizio è molto elevato e superiore alle aspettative. Il Milan si è rafforzato in tre reparti ovvero in attacco con un vice Ibrahimovic come Mandzukic. Con Tomori, in difesa, che è un ottimo colpo. A centrocampo invece ha acquistato Meité che deve ancora prendere confidenza con il gruppo ma che, secondo me, potrà essere un innesto prezioso."
Tre acquisti come questi, secondo lei, che cosa dichiarano? Vogliamo rinforzare la squadra o crediamo a qualcosa in più del quarto posto? - "Il Milan era già dov'era senza questi tre colpi. Prendendo tre rinforzi significativi lancia un messaggio a tutto il campionato, ovvero che per lo scudetto c'è anche il Milan. Una delle forze di questa squadra, tuttavia, è il fatto che il Milan non è obbligato a vincere lo scudetto. L'obiettivo è tornare in Champions League perché per il titolo ci sono squadre più attrezzate come Juventus e Inter ma la sua leggerezza d'animo può essere un grande vantaggio per il girone di ritorno".
Nel mese di gennaio il Milan ha subito alcune sconfitte importanti. Che cosa può trarre Pioli, ugualmente di positivo, da questi forfait? - "Dalla partita con l'Atalanta di positivo poco perché è stata una sconfitta molto netta. Pioli però è un allenatore molto intelligente, più di quello che molti pensavano. Sta dimostrando le sue qualità e credo che lui abbia trasformato questo mese di gennaio in una lezione alla squadra. Ovvero "non abbiamo fatto niente e se vogliamo continuare il nostro sogno dobbiamo apprendere da certe partite". Penso soprattutto alla partita con l'Atalanta che forse è stata l'unica partita realmente sbagliata. Nel derby, infatti, c'è stata una reazione e ha perso all'ultimo e giocando con coraggio. A Bologna poi c'è stata una prova di maturità. Un bravo allenatore come Pioli ha saputo quindi trarre un insegnamento da questi forfait".
Nonostante queste sconfitte il Milan è primo a +2 sull'Inter. L'anno scorso non si sarebbe mai preventivato un risultato simile, Quali sono secondo lei i tre fattori che hanno permesso questo risultato? - "Leggerezza. Il Milan riesce a giocare con una spensieratezza e una leggerezza d'animo che lo fa volare. Il Milan sa gestire il peso che ha sulle sue spalle in maniera diversa. In questo è stato fondamentale Pioli che è il secondo termine che uso. L'allenatore è riuscito con la sua indole pacata e tranquilla a portare la squadra a questi risultati senza fargli sentire la pressione di quello che sta facendo. Il Milan si diverte e questa è la chiave. Terzo Ibrahimovic. Non basta solo la leggerezza per arrivare in alto ma anche la qualità e la leadership di un campione come lo svedese. Credo quindi che i tre fattori siano la leggerezza, Pioli che ha reso questo gruppo compatto e Ibrahimovic che ha trovato tra questi giocatori una leadership matura. Ha alzato il livello e la voglia di vincere di questa squadra".
Tra i giocatori più cresciuti c'è sicuramente Leao. In quali aspetti lo vede maturato rispetto alla scorsa stagione? - "Il suo tempo di distrazione nel corso della partita è calato. Il vero problema di Leao è quello di non riuscire a restare concentrato per un'ora e mezza di partita. Leao ha colpi pazzeschi. Li ha sempre avuti ma quello che gli manca è la continuità durante una partita. Alle volte è come se si accontentasse di una giocata e poi uscisse dalla partita per alcuni attimi. E' migliorato molto ma può fare ancora tanto. E' un ragazzo giovanissimo e che ha tanto da imparare. La vicinanza con Ibrahimovic gli ha fatto molto bene e ha capito dove deve migliorare". >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<
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