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Paradosso Milan: si spende tanto, ma la rosa perde valore

Il trio di mercato del Milan: Paolo Maldini, Ivan Gazidis e Frederic Massara

Il Milan ha speso tanto sul mercato eppure nonostante ciò il valore della rosa rossonera è diminuito

Redazione Il Milanista

Il calciomercato ha aperto ufficialmente appena 24 giorni fa, ma alcuni affari erano stati delineati prima del primo luglio. Come ad esempio l'arrivo di Mike Maignan al Milan.

In questo lasso è già possibile stilare una classifica di chi ha speso di più. Chi meno. Chi ancora non ha messo a segno neppure un colpo. E anche come gli acquisti abbiano modificato il valore della rosa del club.

Il Milan ad esempio è il club, in Italia, che ha speso di più: 60 milioni di euro. Soldi investiti da Maldini e Massara per gli arrivi di Mike Maignan dal Lille, di Olivier Giroud dal Chelsea, Foidé Ballo-Touré dal Monaco. Senza dimenticare i ritorni (compresi i riscatti) alla corte di Stefano Pioli di Fikayo Tomori, Sandro Tonali e il nuovo prestito di Brahim Diaz. Rimanendo a Milano i cugini nerazzurri sono in Serie A il club che più ha incassato: 60 milioni per la cessione di Hakimi al PSG.

 Brahim Diaz

Paradosso Milan: si spende, ma la rosa perde valore

Eppure nonostante il Milan sia il club che abbia speso di più in questo mercato il club di via Aldo Rossi il valore della rosa è nettamente sceso. Al contrario invece di quanto successo all'Inter che nonostante abbia ceduto un giocatore come Hakimi, il valore della rosa è aumentato.

Il Milan, a fine della scorsa stagione, aveva una rosa il cui valore si attestava, secondo Transfertmakt, a 508,88 milioni di euro. Il valore di quella nerazzurra era di 618,30 milioni di euro. Oggi quella rossonera è del 12.4% ovvero 445,90 milioni di euro, mentre quella di Simone Inzaghi è aumentata del 7.5% arrivando a 664,95 milioni. Il motivo di questa perdita del valore economico è da registrare anche negli addii, a parametro zero, di Gigio Donnarumma, passato al PSG, e di Hakan Calhanoglu passato proprio all'Inter.