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Beppe Sala
Continua a far parlare la questione del nuovo stadio di Milano. Nelle ultime ore è emersa la notizia che le due squadre milanesi starebbero pensando di costruire il nuovo edificio lontano da San Siro, addirittura fuori dalla città. Per tale motivo il sindaco di Milano, GiuseppeSala, ha commentato la questione pubblicando una foto su Instagram con scritto: "San Siro, riassumendo. Come vedete dall’immagine, le squadre una settimana fa mi hanno confermato che stanno predisponendo il dossier per il dibattito pubblico. Una settimana fa, non sei mesi fa. E dalla ricezione di questa lettera non succede più nulla”.
Il primo cittadino ha poi continuando: “Oggi la Gazzetta dello Sport esce con questo scoop sull’intenzione di Inter e Milan di costruire il nuovo stadio altrove. Delle due l’una. O la Gazzetta è solo alla ricerca del “titolo”, oppure le squadre a me dicono una cosa (anzi la scrivono) e ad altri danno una versione diversa. Avendo tra le mani un atto ufficiale voglio pensare di più alla prima ipotesi. In ogni caso vorrei però dire a tutti che in questo difficile momento storico l’Amministrazione Comunale ha anche molto altro a cui pensare".
Sulla questione si è anche espresso Fabio Ravezzani, giornalista e direttore di TeleLombardia. Su Twitter ha commentato: "Premesso: non ho pregiudiziali su San Siro. Milano sta crescendo in modo esponenziale per merito di amministrazioni precedenti. Da anni tutto ristagna intorno a dibattiti politici infiniti. Ma che il sindaco con arroganza dica: Milano ha anche altro a cui pensare è desolante".
È intervenuto sulla questione anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano. Intervistato dal Gazzettino Metropolitano, il primo cittadino ha dichiarato: "Nell’anno in cui Sesto San Giovanni è Città Europa dello Sport, regalare il tempio del calcio sarebbe qualcosa che rimane a vita. Sarebbe Il regalo più bello che si possa fare alla Città. Ci stiamo lavorando, ma non dipende solo da noi. Per realizzare questo sogno bisogna essere in tre: il Comune (e da noi l’ok già ce l’hanno), la proprietà che deve mettere a disposizione l’area e le due società”.
Continua: “Se alla proprietà va bene, restano le due società: la scelta è solo in capo a loro. Devono convincersi di superare il confine milanese in una logica internazionale di Città Metropolitana. Milano sta facendo passi da gigante in una logica internazionale. Se si ragionasse con questa logica internazionale anche per lo stadio, la soluzione sarebbe già pronta. In 13 minuti esatti da Sesto Rondò si arriva in Duomo con la Metropolitana, mentre in 15 minuti si arriva a Linate".
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