Vincenzo Morabito, intermediario che, con Michael Manuello, ha portato Giroud al Milan nell'estate 2021, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'Il Giornale' oggi in edicola.
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Morabito: “Giroud è l’emblema di come deve essere un attaccante”
SU GIROUD: «Mi sorprendo di chi si sorprende di questo Giroud. Io che lo conosco da tanti anni non avevo dubbi sul fatto che sarebbe stato dominante anche al Mondiale. Olivier è sempre decisivo nelle grandi partite. Più si alza il livello e più lui si esalta. A suon di gol».
SUL SUO STILE DI GIOCO:«Giroud è l'emblema di come dev'essere un centravanti. Forte di testa e bravo in acrobazia: sa segnare in rovesciata come sul filo del fuorigioco. Mica come quelli che fanno tanti movimenti e dribbling, ma poi sentono poco la porta».
SUL PESO DELLE SUE RETI: «Ci sono attaccanti che fanno 30 gol all'anno, ma poi nei big match spariscono. Meglio farne 15, ma tutti decisivi. Tipo Oli che l'anno scorso ha messo la firma sullo Scudetto del Milan decidendo gli scontri diretti con Inter e Napoli».
SU CHI PENSAVA FOSSE FINITO: «Mi fanno ridere quelli che dicevano che era finito. Si vede che non lo conoscevano. Giroud fisicamente sta benissimo, molto meglio di tanti ragazzini. Può giocare tranquillamente almeno altri 2 anni a grandi livelli. È un professionista esemplare che cura il suo fisico con attenzione maniacale: dagli allenamenti all'alimentazione nulla è lasciato al caso. E come un buon vino più invecchia, più migliora …».
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