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Molina: “Domenica potevamo anche vincere. Ora testa al Milan”

Redazione Il Milanista

Nahuel Molina ha parlato al programma tv Udinese Tonight, in onda sulle frequenze di Udinese Tv. Ecco le sue parole

Ai microfoni di Udinese TV, durante il programma "Udinese Tonight", è intervenuto l'argentino Nahuel Molina. Ecco le sue parole al canale ufficiale bianconero

"All’inizio dello scorso campionato non giocavo molto, poi ho iniziato a giocare sempre di più. È stato molto bello rivedere tutto quello che ho fatto in questo periodo a Udine.

Nell’ultimo anno e mezzo sono successe tante cose tutte in fretta e non ho avuto tempo per realizzarle tutte. Vincere la Copa America è stato bellissimo. Quando sono venuto a conoscenza della proposta dell’Udinese ho accettato subito, a Udine sono sbocciato. Il calcio italiano è molto diverso da quello argentino e all’Udinese ho imparato tantissimo. Sono molto felice di essere qua.

Grazie all’Udinese ho imparato ad essere più attento in tutte le fasi di gioco e questo mi ha permesso di fare il salto di qualità rispetto all’Argentina.

Voglio migliorare sempre per aiutare la squadra. Non so se mi vedo come difensore o come attaccante, so solo che voglio giocare sempre.

Ad inizio campionato ho sentito un po’ tutto quello che ho vissuto, il mio fisico ha risentito dei viaggi intercontinentali per giocare con la Nazionale. Adesso sto meglio.

Ho iniziato la mia carriera avanti, come punta, quindi nella parte difensiva devo migliorare ancora.

Ieri quando ho tirato e ho beccato la traversa il mio unico pensiero era quello di tirare in porta il più forte possibile.

Un punto è sempre buono però a mio avviso potevamo farne anche tre. Abbiamo giocato una bella partita, siamo rimasti con l’amaro in bocca. Adesso dobbiamo concentrarci e pensare alla gara di venerdì contro il Milan. Ci sono sempre delle cose da migliorare. Anche dopo la vittoria contro il Torino sentivamo il bisogno di migliorare. Abbiamo perso la gara contro il Verona, un peccato perché abbiamo fatto diverse cose in attacco. Non è stata la partita che volevamo ma a mio avviso il percorso che la squadra sta facendo si vede.

Tra Argentina e Italia cambia la tattica e l’intensità di gioco. In Italia bisogna sempre pensare in anticipo, non c’è il tempo per pensare dopo.

Ho iniziato a giocare a calcio da piccolo. Mio papà fa l’allenatore in Argentina, anche i miei fratelli giocano a calcio. Sono andato via di casa a 11 anni, mi sono trasferito a Buenos Aires e da lì è iniziato tutto. Ho 5 fratelli, mi supportano sempre. Tutta la mia famiglia lo fa.

Non riesco a descrivere quello che è successo con la Nazionale, giocare con campioni come Messi è indescrivibile. Messi mi ha sorpreso come persona, ti mette a tuo agio e ti fa sentire normale. Questo discorso non vale solo per lui ma anche per tutti gli altri campioni che avevo sempre visto giocare dalla TV.

Quando sono arrivato a Udine De Paul mi ha preso sotto la sua ala. In allenamento mi metteva pressione per migliorarmi. Anche Juan, Tucu e Nacho sono stati indispensabili. Per fortuna ho trovato tanti argentini che mi hanno aiutato.

Penso di avere qualche caratteristica in comune con Cuadrado, anche se lui gioca più da attaccante di me.

Voglio ringraziare i tifosi per il supporto che ci danno. Noi ci impegneremo fino alla fine per fare più punti possibili".