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Ante Rebic dopo il gol alla Juventus
Juventus-Milan è più di una partita. Da una parte ci sono i padroni di casa che vogliono tornare a vincere in campionato dopo il pareggio alla prima giornata e i successivi pareggi. Dall'altra ci sono i rossoneri che vogliono la quarta vittoria in Serie A consecutiva e soprattutto tornare in testa alla Serie A, approfittando della sconfitta della Roma contro l'Hellas Verona.
I rossoneri però partono male e dopo appena 4 minuti vanno sotto: da un calcio Kjaer, fuori l'area bianconera, prova a servire Kessié l'ivoriano viene anticipato da Dybala che serve sulla corsa Morata. Lo spagnolo parte palla al piede e batte con un delizioso colpo sotto Maignan. Inutile, purtroppo, la corsa di Theo Hernandez che non riesce a raggiungere l'ex compagno di squadra ai tempi del Real Madrid.
La Juve c'è e gioca con un'intensità mai vista in stagione, il Milan invece ha accusato il colpo. La difesa però fa il suo salvando e bloccando le occasioni avversarie: una volta con Kjaer poi con Tomori. Al 20' i ragazzi di Pioli si svegliano e provano ad imporre il loro ritmo. E i miglioramenti, soprattutto sulla fascia destra si vedono. Ma nel momento della formazione meneghina Simon Kjaer è costretto ad alzare bandiera bianca. Pioli non ci pensa due volte e mette nella mischia Kalulu riportando al centro della difesa Tomori. Il Milan attacca con Saelemaekers bravo a mettere una palla perfetta per Rebic, ma il croato è lento nel girarsi. Ma a rubare la scena a tutti è ancora una volta Tonali: l'ex Brescia è protagonista di un primo tempo eccellente: tiri, cross e passaggi precisi. Ma soprattutto il numero 8 ha mostrato le sue doti da leader. Il primo tempo si conclude sull'1 a 0. Non pervenuti, ancora Theo Hernandez e Leao.
La seconda frazione inizia bene per la Juve che sfiora due volte il vantaggio. La prima volta con Rabiot, la seconda invece è bravissimo Romagnoli a bloccare l'azione bianconera. Il Milan entra subito in partita ma è tremendamente impreciso nelle azioni di attacco. Al 60esimo Tonali serve Diaz, che triangola con Saelemaekers, stranamente all'interno del campo, ed entra nell'area di Szczesny ma l'ex Real cade mandando all'aria un'ottima occasione per il pareggio.
Pioli al 64esimo decide di togliere Saelemaekers e Kessié, entrambi insufficienti. Al loro posto Florenzi e Bennacer. Poco dopo la risposta di Allegri che è costretto a sostituire Morata per un piccolo risentimento e mettere al posto suo Moise Kean. Ma cambiano i protagonisti, ma no il copione con Rabiot che viene servito troppo facilmente sulla corsa tra Tomori e Romagnoli. Continua la girandola dei cambi: al 70esimo Allegri toglie Cuadrado e mette in campo Chiesa, che al Milan ha già segnato 3 gol e messo referto altrettanti assist.
Ma al 75esimo cambia tutto: Tonali calcia un corner perfetto, Rebic si scioglie dalla marcatura di Locatelli e batte di testa Szczesny. Un gol importantissimo che regala il pareggio al Milan. Allegri vuole vincere e toglie Dybala mettendo al posto dell'argentino Kulusevski. Il Milan ora ci crede e prova a cercare senza troppa fortuna la rete del vantaggio. La difesa della Juve si impone lottando su ogni pallone. Allegri vuole i tre punti e le prova tutte passando al 4-3-3. Rebic ha anche una buona palla sulla profondità ma, una volta entrato in area, calcia alto. Nonostante il tecnico bianconero abbia dato l'ordine di cambiare modulo, la squadra non ha sentito le indicazioni del livornese che alla prima occasione utile si è fatto sentire con i suoi. All'85esimo è Kalulu a trovare un corridoio utile, ma è bravissimo Szczesny a metterci le mani e salvare il risultato.
Le squadre sono lunghe e stanche, pullulano gli errori tecnici ma nessuna delle due formazione ne approfitta. Nei 3 di recupero il Milan impensierisce ancora Szczesny con Florenzi senza trovare ancora il gol. Al 92esimo minuti di gloria per Daniel Maldini che rimandano l'esordio in rossonero di Pietro Pellegri. Leggi le pagelle di Tiziano Crudeli di Juventus-Milan<<<
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