Alle 18 inizierà l’attesissimo Derby di Milano, con le due formazioni pronte a dar battaglia. In attesa del calcio d’inizio, studiamo gli avversari del Milan. Ecco l’approfondimento apparso sul sito acmilan.com:
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Milan, studiamo gli avversari in vista del Derby di Milano
DENSITÀ A CENTROCAMPO E STRAPOTERE SULLE FASCE: COME L'INTER PUÒ COLPIRE IL DIAVOLO
La sfida con l'Inter presenta non poche insidie su diversi piani. Tralasciando l'aspetto psicologico, che rende come sempre il Derby una partita particolare e imprevedibile, gli avversari di giornata sono in crescita sul piano atletico e su quello tattico. Se nella sconfitta con la Lazio all'Olimpico infatti tanti elementi dello scacchiere di Inzaghi, in particolare sulla mediana, erano apparsi in affanno, nel match contro la Cremonese i segnali sono stati più che incoraggianti. Barella incontenibile (gol e assist contro i grigiorossi), Brozovic tornato metronomo (secondo centrocampista per palloni intercettati e secondo per passaggi riusciti nel torneo in corso).
Il gruppo sembra essersi ricompattato e i dati delle prime quattro confermano i soliti punti fermi nello sviluppo del gioco: densità in mezzo, produttività sulle fasce e ordine in difesa. Efficace senza dubbio anche la manovra in ripartenza – quella nerazzurra è infatti la formazione che vanta più recuperi offensivi nel campionato in corso (37) – e la precisione nei cross (corner inclusi): l'Inter è una delle due squadre che finora ne hanno effettuati (94 dietro alla Fiorentina a 95) e completati (29) di più.
LAUTARO E CORREA: GLI ARGENTINI INCENDIANO IL DERBY
Lautaro Martínez da una parte, Joaquín Correa dall'altra. Il "Toro" è – tra i nerazzurri – senza dubbio il più ispirato in questo avvio di Serie A. Il Diez dell'Inter ha partecipato ad una marcatura in ognuna delle prime quattro giornate del torneo e da quando Opta raccoglie il dato degli assist (2004/05), solo Zlatan Ibrahimović (nel 2007/08) e Nicolò Barella (nel 2021/22) sono stati in grado di mettere lo zampino in ciascuna delle prime cinque gare stagionali disputate in maglia nerazzurra. Tre gol inoltre per Lautaro ai danni del Diavolo nel massimo campionato, ma i due più recenti sono arrivati lo scorso aprile, in semifinale di Coppa Italia.
Se Martínez vanta ottimi numeri contro i rossoneri, non è da meno il connazionale Joaquín Correa, che al Milan ha segnato quattro reti in Serie A – più che a qualsiasi altra avversaria nella competizione. La media recente del "Tucu" è notevole: quattro firme nelle ultime cinque partite giocate in Serie A dopo 18 presenze a secco. Continuità e incisività: in assenza di Lukaku, è senza dubbio rappresentato dal duo argentino il pericolo numero uno per la retroguardia di Pioli. Tomori e Kalulu sono avvisati.
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