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Mattia Caldara
Il Milan si prepara ad affrontare il calciomercato con i migliori auspici possibili. Ovvero chiudendo colpi altisonanti, capaci di far emozionare i tifosi meneghini, trasportandoli verso i migliori fasti del passato. Certo, è molto dura. È praticamente una Mission Impossible. Ma se Maldini è voluto tornare qualche anno fa al Milan in veste di dirigente e se circa una settimana fa firmava, dopo tante discussioni e tanti rinvii, il suo rinnovo di contratto, qualcosa vorrà dire, o sbaglio? Paolo lo ha vissuto il Milan dei tempi migliori, ci ha giocato, sa cosa significa giocare per i colori rossoneri. Una delle squadre più vincenti in Italia, ma soprattutto in Europa. Già, proprio questo vorrebbe colui che vestiva il 3. È il suo sogno più puro. E i sogni, talvolta, si avverano. E circa un mese un mese fa un sogno si è avverato. Ora bisogna farne avverare di altri.
Uno di questi è quello di rinforzare il club di via Aldo Rossi nel migliore dei modi. Ovvero senza andare a spendere cifre esagerate per colpi che di eclatante hanno solo l'esborso in denaro. Cercando i migliori talenti in giro per l'Europa, con il lanternino e la lente d'ingrandimento, ma sfruttandone il blasone e la conferma in Champions League. Missione (quasi completata). Quasi tutti i giocatori sondati hanno praticamente sempre affermato di volere solo il Milan. Da Renato Sanches a Botman passando per gli ultimi, ma non meno importanti, a Hakim Ziyech, Marco Asensio e Charles De Ketelaere. Vero, non sempre le cose poi sono andate nel verso giusto - Botman è l'esempio più lampante - ma il gradimento c'è ed è questa la cosa più importante.
Gradimento che però ci dev'essere anche a senso inverso. Ovvero nel saper dire addio al Milan. A quel Milan che finalmente, dopo tanti anni di buio societario e di acquisti che fanno venire i brividi (i vari Constant, Musacchio, Kalinic,...), torna ad essere dominante sì, ma specialmente ricercato, ambito. E non soluzione di ripiego. Per niente semplice, ma o dici addio, oppure cadrai nell'anonimato e nel dimenticatoio.
Fra questi, ben tre giocatori potrebbero cambiare aria. Parliamo di Daniel Maldini, Marko Lazetic e Mattia Caldara. Beh, per i primi due pare ovvio. Il Diavolo per loro è un miraggio troppo lontano. Se vogliono diventare qualcuno, allora dovranno scendere qualche gradino ora per risalirne - forse, si spera - qualcuno in futuro. Purtroppo non dispongono del talento di Messi o di Mbappé, di conseguenza è meglio andare da altre parti. Per quanto riguarda invece Mattia Caldara, per lui il discorso è diverso. L'ultima stagione al Venezia pare averlo rilanciato ma non a sufficienza. Serve la prova della verità, la stagione alla "rivelazione dell'anno" per tornare a sperare. E l'ex orobico ne è puramente in grado, ma deve capire che per farlo, deve scendere di prestigio. Non a caso è lo Spezia ad averli messi tutti e tre in vetrina, secondo La Gazzetta dello Sport. La quiete prima della tempesta (di offerte)?
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