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Mario Sconcerti
Si è concluso il girone di andata della Serie A. Il Milan ha concluso nel migliore dei modi, vincendo 4-2 ad Empoli. I nerazzurri continuano a vincere e mantengono il primo posto. Gli uomini di Spalletti cadono in casa con lo Spezia. I rossoneri, così, si ritrovano da soli in seconda posizione, a quattro punti di distanza dalla squadra di Simone Inzaghi e con un vantaggio di tre punti sugli azzurri. A "Maracanà", trasmissione di "TMW Radio", è intervenuto Mario Sconcerti, che ha analizzato la prima metà di campionato parlando anche della squadra di Pioli.
Sul girone di andata: "Il campionato è migliore, non per qualità ma per spirito, voglia di vincere. Sono diminuiti i pareggi. Ha fatto bene l'Europeo da questo punto di vista. Ho visto squadre che hanno dato tutto e hanno cercato di vincere. Si è vista maggior velocità. Non ci sono state partite brutte, per adesso è stato un campionato avvincente".
Sulla lotta scudetto: "Credo che sia rimasto solo il Milan a contendere lo scudetto all'Inter. Sette punti di vantaggio sono 3 partite di vantaggio. L'Inter le può perdere, ma penso che sia Napoli che Atalanta debbano pensare più a non farsi riprendere e rimanere nella zona Champions. L'Atalanta ha perso sul campo. Il Napoli, invece, ha avuto infortuni molto importanti, anzi determinanti. Sono pochissime ora le possibilità che possa giocarsi il campionato. Ci sono due squadre davanti e una sta andando a mille".
SullaJuventus: "Il calendario delle ultime partite ha inciso molto, ma la Juve se non altro si è riorganizzata. Ha dei limiti, è vero. E' nella stessa posizione dello scorso anno, ma non mi meraviglierei se entrasse in Champions. Credo che ce la farà ma non so se questo era il suo obiettivo. La Juventus sta riuscendo a prendere il meglio da una squadra che non è straordinaria ma buona. Solo un giocatore è determinante, Cuadrado, che è l'unico che porta avanti il pallone con imprevedibilità. E' centrale quest'anno. Poi ci sono problemi di gol, anche di infortuni, ma la Juventus è lì nel mucchio".
Su cosa l'ha colpito di più in queste 19giornate: "Ci sono molti allenatori nuovi, da Dionisi a Zanetti. Mi ha colpito di più Andreazzoli, perché fino ad oggi resta uno splendido insegnante di calcio. Come qualità, questo campionato è molto leggero. L'organizzazione di squadra è diventata più importante ora e uno come lui ha ottenuto risultati che spiccano. Come voto lo metto alla pari di Inzaghi, un 8".
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