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Tifosi del Milan
Pietro Paolo Virdis, ex attaccante rossonero, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Tuttosport' per analizzare Napoli-Milan, gara valida per la 28^ giornata di Serie A.
Cosa vi spinse a non mollare mai? "Arrivammo a quell’appuntamento dopo essere stati per parecchio tempo dietro in classifica. I nostri avversari viaggiavano abbastanza bene, ma riuscimmo ad avvicinarsi e poi, nello scontro diretto, avemmo la meglio. Sacchi aveva mandato un suo uomo fidato a vedere gli allenamenti dei partenopei. Ci infuse certezze, era sicuro che avrebbero perso in forza e in condizione. Lo stimolo era quello di continuare a crederci, sino alla fine".
Come vede la sfida di domani sera? "Non credo si possa parlare ancora di gara scudetto, mancano ancora diverse partite. Certamente sarà un confronto importante, pieno di fascino, ma non decisivo. In questa stagione, finalmente, ci sono tre squadre che si contendono il titolo. E non esiste quindi un solo dominatore del campionato: la competizione è sempre bella per il tifoso. Prevedo un match intenso, equilibrato, tirato, da tripla. Mi auguro pieno di occasioni da gol. È difficile prevedere bene cosa accadrà, anche perché sia da una parte che dall’altra ci sono giocatori in grado di essere determinanti".
Come Osimhen e Leao: "Diamine, mi piacciono moltissimo tutti e due! Il rossonero è cresciuto in modo esponenziale: non è più quel calciatore dei cinque minuti che poi si eclissa. L’attaccante nigeriano ha mostrato grandi capacità, ma non dimentichiamoci che il Napoli ha anche un’ulteriore grande freccia al suo arco: quel Mertens pronto a subentrare e a cambiare le sorti di qualsiasi gara".
Lei è un grande intenditore di enologia. A quali vini assocerebbe quindi Osimhen e Leao? "La punta degli azzurri è un bell’aglianico, un vino campano pregiato, dato che ha mantenuto le attese. Leao è partito come un vinello leggero, frizzante, di quelli che ogni tanto ti dando delle soddisfazioni e oggi è diventato un ottimo barbera".
Le piacciono Spalletti e Pioli? "Hanno dimostrato negli anni di avere capacità, dimostrando di poter gestire con equilibrio situazioni complicate. Come sempre nelle difficoltà ci si tempra. Entrambi hanno le competenze per decidere la gara attraverso i propri giocatori, lo scacchiere durante Napoli-Milan potrebbe cambiare i vari interpreti".
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