“Adli, Giroud e Hernández per un tris che vale ben più di tre punti. Milan-Roma era il big match della 20ª giornata di Serie A, la prima del girone di ritorno, e i rossoneri ne sono usciti meritatamente vittoriosi per 3-1. A San Siro, i gol tutti francesi hanno deciso una partita intensa e ruvida, che i giallorossi avevano riaperto sfruttando un episodio, ma tutto sommato ben interpretata dalla formazione di Mister Pioli. Rimaniamo in tema tre gol e tre punti analizzandone altrettanti con il nostro Debriefing”.
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Andiamo a vedere il debriefing dopo la vittoria del Milan sulla Roma
PALLE INATTIVE, DA PERICOLO A FATTORE
—“Otto gol di testa in A, fisicità, efficacia nei duelli aerei e nelle palle inattive. Le caratteristiche della Roma erano ben note alla vigilia, caratteristiche che potevano creare problemi non indifferenti alla retroguardia rossonera ma che invece, oltre a essere state neutralizzate con efficacia, sono anche state determinanti sull'altro lato del campo. In apertura di ripresa Gabbia, con un ottimo tempismo, era andato vicino al vantaggio correggendo a lato la punizione di Theo, mentre al 56' uno schema perfettamente riuscito da calcio d'angolo ha portato al raddoppio. Scambio tra Adli e Leão per liberare Kjær sul secondo palo, appoggio di testa a centro area per il 2-0 di Giroud da due passi. Da pericolo a fattore, le palle inattive si sono rivelate una lieta sorpresa”.
SUPERIORITÀ A CENTROCAMPO
—“Il 4-2-3-1 rossonero ha creato grosse difficoltà alla Roma, scesa in campo con una linea a 5 e un baricentro molto prudente. Adli, Reijnders e Loftus-Cheek hanno spesso creato superiorità in mezzo al campo, trovando le chiavi per scardinare il compatto undici giallorosso. Movimenti continui, scambi brevi e di posizione con inserimenti offensivi. Questa la formula giusta per sorprendere la coppia Paredes-Cristante, a cui aggiungere Bove, come in occasione del gol che ha stappato il match: Reijnders per Adli, dimenticato sulla trequarti, finta e sinistro vincente per il suo primo centro in maglia Milan. I rossoneri hanno controllato ritmo e possesso per lunghi tratti, e la qualità degli uomini in mezzo al campo è stata decisiva anche per rallentare la spinta ospite dopo il 2-1”.
CHIUDERE NEL MODO GIUSTO
—“Chiudere e reagire, reagire e chiudere. Chiudere nel senso di mettere la parola fine alla partita, per vivere un finale sereno senza rischi, ma anche chiudere ogni tentativo avversario, reggendo con orgoglio e volontà nel periodo di maggior pressione ospite. Fino al 2-1, il Milan aveva concesso pochissimo e stava schermando con efficacia i palloni diretti su Lukaku, poco coinvolto nella manovra giallorossa. L'episodio del calcio di rigore ha cambiato l'inerzia e riaperto l'incontro. La Roma ha preso coraggio, i rossoneri hanno faticato ma poi hanno trovato la forza di reagire all'imprevisto. In stagione il Milan aveva già visto sfumare un doppio vantaggio, vedi Napoli e Lecce ma anche il Milan-Roma della passata stagione. Stavolta i rossoneri hanno retto l'urto e chiuso il match, il gol di Theo è stato una liberazione. Uno step di crescita fondamentale per trovare la tanto desiderata continuità di risultati, superato in quest'occasione”.
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