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Milan, per il passaggio a Redbird si avvicina il giorno delle firme

Redazione Il Milanista

Il Milan passerà nelle mani del fondo americano di Gerry Cardinale: i prossimi giorni sono quelli delle firme.

Arrivano conferme sul buon esito dell'affare per Redbird Capital. Il fondo statunitense si prepara a chiudere l'operazione per rilevare i rossoneri. La questione del cambio di proprietà del Milan sembra dunque avviarsi verso una conclusione. Dopo che Investcorp sembrava in vantaggio nell'affare - anche forte dell'esclusiva, in seguito scaduta - il fondo bahreinita è ufficialmente uscito di scena dalla corsa per i rossoneri. L'inserimento di Redbird e il ripensamento di Elliott sono stati decisivi nel chiudere la porta al fondo arabo.

Redbird si avvicina, presto le firme:

Da contendente a favorito, Gerry Cardinale ha convinto Elliott e il fondo statunitense è ormai prossimo a ufficializzare il passaggio di proprietà. Nei prossimi giorni potrebbero essere annunciate le firme, già dalla prossima settimana dovrebbero arrivare novità. Il fondo americano è pronto a rilevare i rossoneri per una cifra intorno a 1,3 miliardi di euro. Confermata dalle ultime indiscrezioni anche la permanenza di Elliott che manterrà una quota di minoranza del club. Resta ancora da chiarire quali saranno le figure chiave del nuovo Milan anche a fronte delle dichiarazioni forti rilasciate da Paolo Maldini su un suo mancato coinvolgimento.

I motivi della sconfitta di Investcorp

Investcorp faceva sul serio, l'idea del CEO Al Ardhi era quella di rilevare la società rossonera. Proviamo a ricostruire la vicenda che ha condotto all'uscita di scena del fondo arabo dalla trattativa. Il primo fattore è legato prettamente ad una questione economica. L'offerta presentata da Investcorp si aggirava attorno a 1 - 1,2 miliardi di euro per l'acquisto dei rossoneri, cifre simili a quelle con cui Redbird si appresta a chiudere l'operazione. La differenza maggiore è legata alla formula dell'offerta. Investcorp avrebbe raggiunto la somma congrua per chiudere l'operazione ma con una contrazione di un debito pari a circa 400 milioni di euro. Tale somma - una volta rilevato il Milan - avrebbe gravato sui bilanci della società stessa. Elliott avrebbe deciso di virare fortemente su Redbird anche perché la somma offerta dal fondo statunitense prevede una "somma cash" più alta rispetto a quella dei concorrenti. Investcorp ha anche pensato ad un rilancio ma un secondo fattore ha frenato la trattativa: Elliott avrebbe cambiato posizione rispetto all'idea di cedere tutte le quote della società. Con l'approdo di Redbird infatti - come citato - Elliott manterrà una quota di minoranza nella società.