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Padovan: “Milan? Scettici smentiti. Mercato razionale e qualitativo”

Padovan: “Milan? Scettici smentiti. Mercato razionale e qualitativo” - immagine 1
In un editoriale sul portale calciomercato.com, il giornalista Padovan ha parlato del calciomercato del Milan. Queste le sue parole:
Redazione Il Milanista

In un editoriale sul portale calciomercato.com, il giornalista Padovan ha parlato del calciomercato del Milan. Queste le sue parole:

Smentiti gli scettici

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“Nessuno pensava ad un Milan così. E pochi – quorum ego, avrebbe scritto Gianni Brera – si aspettavano che Furlani e Moncada fossero meglio di Paolo Maldini e Frederic Massara. Invece gli scettici sono stati smentiti e il Milan ha quasi completato un mercato razionale e qualitativo. Non solo il club rossonero è quello che ha fatto più acquisti (sette: Chukwueze sta arrivando), ma, rispetto alla stagione scorsa, ha aderito completamente alle richieste  dell’allenatore. Un anno fa Maldini e Massara, oltre a possibili titolari assai discutibili (Origi e De Ketelaere su tutti), non avevano accontentato Pioli nemmeno con le seconde scelte”.

“Ora ci si può legittimamente chiedere se Okafor o Reijnders siano all’altezza di Pulisic (valore assoluto) o se Chukwueze sia quell’esterno indicatissimo al gioco di Pioli che tutti dicono. La novità è che con questi calciatori, più strutturati e più forti fisicamente, il Milan conquisterà maggiormente la palla a centrocampo e la potrà giocare subito sul taglio delle ali o sulla velocità di Okafor. Il quale, va ricordato, ha caratteristiche da centravanti prima che da punta esterna”.

“Insomma, questa volta, Pioli ha avuto chi ha voluto e chi voleva coincideva, per referenze tecniche, con quelli indicati da Moncada. Ragione di più per partire subito sparati e sfruttare il precampionato in modo da rodare la squadra come, forse, non potrà fare nessun avversario. Nel frattempo, i tifosi ringrazino Cardinale: con i soldi di Tonali, e una ventina di milioni in più, ha rifatto il Milan ben prima della fine di luglio. Merita ancora di essere criticato solo perché americano?”.