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Paolo Maldini
Il mercato invernale si avvicina sempre di più e il Milaninizia a pianificare le prossime mosse. La dirigenza rossonera è totalmente concentrata sui rinnovi di Leao e Bennacer e spera di poter arrivare a una soluzione positiva nel corso delle prossime settimane. Nel frattempo ci si chiede se il club meneghino interverrà o meno nel mercato di gennaio con qualche acquisto. Per capire se c’è effettivamente questa possibilità, si può analizzare la storia recente del club.
Da quando Paolo Maldini è dirigente del Milan, la società ha sempre seguito una linea coerente: realizzare colpi a gennaio soltanto se necessari o particolarmente meritevoli in prospettiva. Nel gennaio 2019 Maldini ha portato in rossonero Paquetà e Piatek, mentre nel 2020 sono arrivati Ibrahimovic e Kjaer per risollevare le sorti della squadra. Insieme a loro arrivano anche Saelemaekers e Begovic, mentre salutano Piatek, Reina, Suso e Borini. Nel gennaio seguente arrivano invece Tomori, Meitè e Mandzukic.
È nel gennaio 2022 che qualcosa cambia. Durante la sessione invernale arriva infatti soltanto il giovane Marko Lazetic. La dirigenza rossonera aveva in realtà corteggiato a lungo anche Sven Botman, ma poi la trattativa non ha raggiunto la fumata bianca. Il passato serve dunque per capire come funziona questa “linea Maldini”: il direttore è contrario ai movimenti massicci, ma non a quelli necessari e mirati. I Diavoli devono stare attenti al bilancio (visto che non ci saranno clamorose cessioni), ma anche alla lista Champions (che potrà subire dei ritocchi). In base a questo la società deciderà come e se intervenire sul mercato riparatore.
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