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Milan, Vlahovic: “Molto emozionato quando Ibra mi ha dato la maglietta”

Redazione Il Milanista

Dusan Vlahovic ha raccontanto a DAZN dell'incontro con il suo idolo Ibrahimovic dopo la partita tra la Viola e il Milan.

E' aperto ufficialmente il mercato di gennaio. Continua la ricerca del Milan di un nuovo difensore da affiancare a Tomori, visto l'infortunio di Kjaer che terrà il danese fuori per il resto della stagione. L'indiziato principale è Sven Botman del LilleMaldini pensa anche al centrocampo dove, viste le assenze di Kessiè Bennacer per almeno un mese causa Coppa d'Africa, la coperta è veramente corta. Il club di Milanello vorrebbe anche un altro attaccante, dato lo scarso rendimento di Pellegri. Un nome accostato in passato al Milan è stato quello di Dusan Vlahovic della Fiorentina. Il serbo, che sta esplodendo definitivamente, è stato intervistato da DAZN per il format "Piedi per terra" e ha raccontato del suo incontro con Zlatan Ibrahimovic.

Sul suo idolo: "I miei idoli sono mio papà, mia mamma, mia sorella (sorride, ndr). Poi se parliamo di giocatori mi piaceva sicuramente di più Ibra per il suo carattere, la sua voglia di non mollare mai. Quello che ha fatto l’ha fatto da solo. Stiamo parlando di un giocatore e una persona… Sappiamo tutti com’è. Non permette mai a nessuno di comandarlo, poi ha delle giocate mostruose. Ci ho parlato. Dopo la partita a Firenze in cui abbiamo perso 3-2, lui ha fatto gol, io dopo la partita dicevo: 'Probabilmente ora sta bene, non è arrabbiato molto. Vedo di approfittarne per avere la sua maglietta'. Giocando con Ribery ho capito che i giocatori grandi anche quando vincono la partita non sono soddisfatti se non hanno fatto tutto quello che volevano. Sono andato subito davanti allo spogliatoio del Milan. Ibra, come faccio sempre anche io, stava facendo tutto lentamente, l’ho aspettato e mi ha dato la maglia e abbiamo fatto la foto. La cosa che mi ha colpito di più è che mi ha scritto la dedica nella nostra lingua. Mi ha fatto un grandissimo effetto, un grandissimo piacere. Mi ha detto di continuare così e non mollare mai. Poi io non sono molto bravo quando incontro persone del genere, mi blocco. Dicevo: 'Grazie grazie grazie grazie (ride, ndr)'. Non è che parlavo tanto. Sono andato a casa, con la maglietta quasi addosso".

Se il mercato apre oggi, la Serie A ripartirà il 6 gennaio, quando il Milan ospiterà a San Siro la Roma di Mourinho, nella sfida valevole per la prima giornata del girone di ritorno in programma alle 18:30.