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L'ex terzino rossonero Ignazio Abate è diventato da poco il nuovo tecnico della primavera del Milan. Intervenuto ai microfoni di Milan Tv, il classe 1986 si è raccontato a cuore aperto, ricordando quanto sia "un'emozione poter varcare questi cancelli". Di più: Abate ha voluto ringraziare di persona i due dirigenti Paolo e Frederic per aver creduto fortemente in lui in questa promozione.
Qui di seguito, cari amici fidati de IlMilanista, vi riportiamo in anteprima le dichiarazioni di Ignazio Abate come nuovo tecnico della primavera meneghina. Queste le sue dichiarazioni a tal proposito
Sul ritorno a Milanello: "È stato bellissimo ritornare a varcare questi cancelli, sapete cosa rappresenta questo club per me, ma anche cosa ha rappresentato e rappresenta questo centro sportivo: sono felicissimo. Speriamo di meritarcelo tutti insieme"
Sul nuovo incarico come allenatore della primavera: "Sono molto orgoglioso che la scelta sia ricaduta su di me. Ringrazio la società, da Paolo Maldini, a Ricky Massara e Danzè. Specialmente Angelo Carbone che l’anno scorso è stato il primo a poter credere in me e ad offrirmi questa opportunità. È una categoria molto importante, è un’avventura che va affrontata con grande serenità"
Sulla crescita e maturazione umana e professionale a contatto con gli under 16: "Sono cresciuto tantissimo nel quotidiano a rapportarmi con loro, sono un libro aperto con le loro ansie e le loro paure. Mi hanno arricchito molto. È stato un anno fondamentale per me sia dal punto di vista umano, che dal campo e tecnico, dove mi è stato permesso di sperimentare, di provare, di conoscere. Non si finisce mai di imparare mai."
Sugli obiettivi in essere: "Il calendario è pressoché uguale alla prima squadra, dove in pochi mesi ci saranno tantissime partite e pochissime pause. L’obiettivo reale in questo momento è creare una mentalità, quel senso di appartenenze e trasmettere quei valori importanti ai ragazzi. L’aspetto tecnico o tattico per me subentra in un secondo momento, prima bisogna gettare le basi e creare un’anima che nei momenti di difficoltà aiuta e uscirà fuori. Senza si farà fatica. Ci sono dei valori, soprattutto in questa società, che bisogna mettere nella testa dei ragazzi. Già se iniziamo a capire dove siamo e che maglia indossiamo allora getteremo delle buone basi. È una maglia prestigiosa che va rispettata e onorata non ogni domenica ma nel quotidiano."
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