Era ora. Tutti i tifosi rossoneri non vedevano l'ora. Erano settimane che sarebbe dovuto sbarcare in quel di Milano, ma per un motivo o per l'altro il suo arrivo era sempre stato rimandato. Ma ora lo possiamo dire ufficialmente: Divock Origi è sbarcato poche ore fa all'aeroporto di Milano Malpensa. Il centravanti, secondo Sky Sport, ha preso un volo privato direttamente da Bruxelles. Ora finalmente può cominciare la sua nuova parentesi, quella da calciatore del Diavolo.
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Milan, finalmente è arrivato il suo momento: è sbarcato a Malpensa!
In realtà per l'ufficialità i casciavitdovranno ancora attendere qualche ora: le visite mediche di rito sono infatti in programma per domattina. E dopodiché, Origi metterà fine a tutte le peripezie che hanno ritardato il suo sbarco ai Navigli. Domani ci sarà l'attesissimo momento in cui il belga apporrà il suo autografo sul contratto che lo legherà ai meneghini per i prossimi quattro anni. Di più: nel dettaglio l'ex Lille - proprio così, pure lui come se non bastasse ha avuto un passato nel club francese. Sembra quasi che per esser giocatore del Milan debba aver giocato per forza per Les Dogues, se no non vieni preso in considerazione - andrà a guadagnare quattro milioni di euro netti a stagione. Insomma uno stipendio significativo che va a certificare una volta di più l'importanza che l'attaccante avrà nella rosa di Pioli. Inizialmente partirà dietro Giroud, ma nel corso della stagione sarà lui a dover prendere le redini del reparto offensivo milanista.
Come ricordiamo, Origi arriva da svincolato dal Liverpool. Il classe 1995 ha infatti passato le sue ultime sei stagioni proprio con i Reds, totalizzando su 111 presenze ben 28 gol. La sua peculiarità però è stata quella di partire dalla panchina, subentrare a gara in corso e risultare vincente come arma spezza-partite. Il suo momento più alto fin qui è stato il gol nella finale di Champions League 2018/2019 valevole per la vittoria del trofeo. Insomma, un diamante grezzo da far maturare in uno Swarowski. Questo è il compito di Pioli: ci riuscirà?
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