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Il Milan tifa di Stefano. Sconcerti: “Per fare lo stadio serve…”

Redazione Il Milanista

Nella sua rubrica su calciomercato.com, Mario Sconcerti torna a parlare del nuovo stadio per Milan e Inter. Vediamo insieme le sue parole.

 

Nella sua rubrica su calciomercato.com, Mario Sconcerti torna a parlare del nuovo stadio per Milan e Inter. Vediamo insieme le sue parole.

"Leggo che tutti vogliono lo stadio nuovo e che questa è un’esigenza. Giusto, ma perché gli stadi non si fanno? Prendiamo l’esempio di Milano: si pensa a uno stadio da oltre un miliardo di euro che comporta una spesa ingentissima a entrambe le società. E’ un patrimonio, quindi è tuo, non sono soldi persi, ma sono soldi veri. Che comportano un forte impegno anche per le città. Uno stadio da solo è un monumento nel deserto. Servono terreno, fognature, luci, gas, acqua, standard a norma, parcheggi, strade, tramvie, metropolitane. Queste chi le paga? Si tratta di rovesciare un pezzo di città per qualche anno, questo ha un costo economico e sociale. Tocca al comune pagarlo?”.

“Il Milan ha un nuovo padrone, anzi, per ora nemmeno quello. L’Inter è dei ricchissimi Zhang che non spostano più un euro dalla Cina. Se una grande città deve prendere decisioni, deve vedere i soldi di chi occupa il proprio suolo facendone un proprio interesse. Va benissimo lo stadio, ma serve qualcuno che garantisca la spesa. Non è burocrazia, è prassi. Il Milan forse è avanti, nel prezzo della cessione sembrano compresi anche i soldi del nuovo stadio. L’Inter c’è? Dove sono le garanzie reciproche? Le idee hanno un costo, i soldi di più.”

Il  Milan guarda e segue con occhio attento i risultati delle elezioni comunali del vicino comune di Sesto San Giovanni. Come riporta oggi Tuttosport il sindaco uscente Roberto Di Stefano è favorevole alla costruzione del nuovo stadio del Milan presso l'ex area Falck presente all'interno del territorio del suo comune. Il primo cittadino di Sesto avrebbe già incontrato e portato Gerry Cardinale, nuovo proprietario del Milan, a visionare i terreni. Ora però c'è da riconfermarsi alla guida del comune: dopo il primo turno il vantaggio sull'avversario Foggetta è considerevole - circa dieci punti - ma potrebbe constringere Di Stefano a passare dal ballottaggio.