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CREMONA, ITALY - NOVEMBER 08: Divock Origi of AC Milan celebrates scoring a goal with teammates that is later disallowed during the Serie A match between US Cremonese and AC Milan at Stadio Giovanni Zini on November 08, 2022 in Cremona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Ieri sera alle 18:00 è andata in scena la sfida tra il Milan e la Fiorentina, ultima gara dei rossoneri nell’anno solare 2022, prima della pausa per il Mondiale in Qatar.
Gli episodi da moviola nel secondo tempo del match hanno fatto discutere e non poco. La viola è rimasta comunque composta nel post-partita, ma non mancano i giudizi negativi nei confronti della classe arbitrale.
Tra gli episodi dubbi troviamo sia un possibile rigore per la Fiorentina, sull’intervento disperato di Tomori in scivolata su Ikoné nell’area milanista. Sia il gol del 2-1 del Milan (autorete di Milenkovic) nato da una presunta infrazione.
Il Corriere della Sera come ogni lunedì affida all’esperto ex arbitro Paolo Casarin l’analisi sugli episodi da moviola. Giudizio severo dello storico fischietto nei confronti di Simone Sozza, che ha diretto Milan-Fiorentina.
L'ex direttore di gara promuove la scelta sul contatto Tomori-Ikoné: “Uno dei casi più importanti riguarda il rigore richiesto alla Fiorentina. Ma mi pare che Tomori sposti la palla in corner senza danneggiare Ikoné“. Dunque giusta la decisione di concedere solo il calcio d’angolo ai viola.
Meno brillante invece la decisione sul 2-1 del Milan: “Nel finale dell’incontro Rebic contrasta fuori area fallosamente Duncan, ma Sozza lascia andare. L’azione continua con il cross in area, contatto Rebic-Terracciano e autogol di Milenkovic. Sozza concede il gol, ma non si è reso conto di un fallo ad inizio azione di Rebic“.
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