A poco più di 5 mesi dal suo licenziamento, Paolo Maldiniè tornato a parlare in un'intervista rilasciata a Repubblica. L'ex capitano e direttore dell'area tecnica del Milan ha toccato diversi argomenti che riguardano la gestione del club rossonero.
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Maldini: “Scaroni via prima quando perdevamo, poi per lo Scudetto…”
Per Scaroni ora il gruppo di lavoro è più unito: "Mi dà fastidio come si raccontano le cose. Il Milan merita un presidente che ne faccia solo gli interessi e dirigenti che non lascino sola la squadra. Lui non ha mai chiesto se ci fosse necessità di un incoraggiamento ai giocatori e al gruppo di lavoro. L'ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o andavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico, ma puntualissimo in prima fila per lo Scudetto. Ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo. Posso dire lo stesso anche dei due Ceo, Gazidis e Furlani".
L'uso dell'algoritmo: "Non ce n'è bisogno per prendere Loftus-Cheek, Pulisic e Chukwueze. Basta avere i soldi che merita una società che finalmente fattura 400 milioni. Non si possono paragonare i quattro mercati precedenti con l'ultimo, avevamo armi diverse. La sostenibilità? Con Boban e Massara è stato stimolante tagliare del 30% gli ingaggi, rinnovare la rosa e accrescere il valore con Scudetto e 3 anni di Champions, dopo 7 fuori".
Il retroscena su Messi: "Dopo il Barça era libero e secondo la proiezione sull'indotto ne valeva la pena, con il decreto crescita. Leonardo però ci spiegò che il PSG era già avanti, così è rimasta un'idea".
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