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Milan, Maldini e RedBird hanno visioni contrastanti sul mercato

Gerry Cardinale, con Paolo Maldini
Dopo l'eliminazione in Champions il direttore tecnico ha chiesto investimenti alla proprietà, ma sul mercato le idee divergono: lo scenario
Redazione Il Milanista

L'EuroDerby è stato un brutto colpo per il Milan. Nel doppio confronto della semifinale di Champions League, l'Inter ha prevalso nettamente, vincendo 2-0 all'andata e 1-0 al ritorno. Come già era successo in Supercoppa e nell'ultimo Derby di campionato, i nerazzurri hanno fatto valere il maggior spessore di esperienza e rosa rispetto ai rossoneri. Ora il Milan dovrà concentrarsi sul campionato. Da qui al 4 giugno infatti l'obiettivo sarà chiaro: giocare la Champions League anche il prossimo anno. Al momento la squadra di Pioli si trova al quinto posto, a quota 61 punti. La Lazio, quarta, è distante 4 punti. Nella corsa alla zona Champions poi ci sarà da aspettare anche la decisione sulla Juventus. I bianconeri al momento sono al secondo posto, a 69 punti. Ma, se dovesse arrivare una nuova penalizzazione per il caso plusvalenze, rischierebbero di non rientrare tra le prime quattro.

Dalla qualificazione alla prossima Champions League dipende molto del prossimo futuro del club. Gli introiti della massima competizione europea sono ovviamente molto importanti, ma anche il mercato e la situazione dirigenziale ne sarebbero influenzati. Come riferito da La Gazzetta dello Sport, infatti, ci sono dei contrasti tra l'area tecnica e la proprietà. Paolo Maldini, già prima della semifinale e a maggior ragione dopo, ha chiesto degli investimenti per poter competere con l'Inter e le squadre che si sono dimostrate più attrezzate in questa stagione. In questo senso il direttore tecnico vorrebbe puntare su profili di esperienza. Un esempio sarebbe Marko Arnautovic, in uscita dal Bologna.

RedBird invece preferirebbe andare su profili futuribili e con ingaggi ridotti, che possano crescere nel tempo. Una strategia che non sempre paga, almeno nel breve periodo, visti i risultati dell'ultimo mercato. Le due visioni quindi sono in contrasto e molto dipenderà dalla classifica finale. Se il Milan non dovesse arrivare in Champions, non è da escludere la frattura tra Maldini e la proprietà. In ogni caso a Milanello ci sarà una sorta di rivoluzione, con tanti partenti a fine stagione. Andranno sicuramente via Tatarusanu, Mirante, Dest e Bakayoko. Sono in forte dubbio Ibrahimovic e Dest. Se arrivassero delle offerte, il club valuterebbe anche le cessioni di Adli, Rebic, Origi, Messias e Ballo Tourè. Resta da capire se a fare queste operazioni sarà Maldini o meno.