Ieri, nella partita vinta dal Milan sul campo dell'Udinese, c'è stato un brutto episodio nei confronti di Mike Maignan. Il portiere rossonero ha ricevuto insulti razzisti dagli spalti e per alcuni minuti la partita è stata sospesa. Su Instagram, l'ex Lille ha voluto esprimere un messaggio importante. Le parole del francese: "Non è stato il giocatore a essere stato aggredito. E' stato l'uomo. E' stato il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla.
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Maignan sui social: “Lotta difficile, ma vinceremo questa battaglia”
Oggi un intero sistema deve assumersi le proprie responsabilità:
- Gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo nell'anonimato di un forum.
- Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto, ma che hanno scelto di tacere, siete complici.
- Il club dell'Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, è complice.
- Le autorità e la Procura, con tutto quello che sta succedendo, se non si farà nulla, SARETE COMPLICI ANCHE VOI.
L'ho già detto e se è il caso lo ripeto: non sono una VITTIMA. E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all'arbitro, ai giocatori dell'Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME. È una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo".
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