Mike Maignan è intervenuto ai microfoni di The Bridge, un format di ESN Media su YouTube. Il portiere del Milan si è raccontato insieme ad altri ospiti, come Aurelien Tchouameni e Samuel Eto'o. L'estremo difensore ha parlato di aspetti sportivi e personali.
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Ancora Maignan: “Sul razzismo mi sono preso le mie responsabilità”
Razzismo: "Ho lasciato il campo, perché era successo una volta, abbiamo parlato con l'arbitro, la Federazione, le cose dovevano cambiare ma non è cambiato niente e ho lasciato il campo. Me ne sono andato, mi sono preso le mie responsabilità, la mia squadra era unita, sono usciti dal campo con me sperando che cambiassero le cose ma fino ad ora non è cambiato molto. Quello che è peggio è che non te lo dicono nemmeno in faccia".
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Notorietà: "Vorrei fare la stessa vita di prima pur essendo quello che sono oggi. E non funziona. Non ero sotto i riflettori, non avevo tutti questi soldi, camminavo per la strada e non dovevo guardare a destra e a sinistra. Mi farebbe piacere andare in giro senza che nessuno mi presti attenzione".
Il ricordo più bello: "No, non è il derby, è personale: quando ho comprato una casa a mia madre. Quel giorno ho pianto molto, ma quelle lacrime erano diverse, erano lacrime di gioia. E per il momento questo è il mio ricordo più bello".
Modelli: "Il mio riferimento quando si parla di portieri è Neuer. Lui mi piace tanto, ha davvero stravolto il ruolo. Uno come Neuer commette degli errori, ma questo non toglie tutto ciò che ha cambiato, perché tutti commettiamo errori, ma come si fa a riprendersi dopo? E penso che, anche se sarà vicino alla fine, il suo errore, per i portieri giovani come me sarà utile, diremo: "anche i migliori sbagliano". Quindi questo ci stimolerà ancora di più a continuare nonostante il nostro sbaglio".
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