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Maignan: “Razzismo? Me ne sono andato, mi sono preso le mie responsabilità”

Maignan: “Razzismo? Me ne sono andato, mi sono preso le mie responsabilità” - immagine 1
Mike Maignan, portiere del Milan e della Nazionale francese, è intervenuto a The Bridge, un format di ESN Media su YouTube...
Stefania Palminteri Redattore 

Mike Maignan, portiere del Milan e della Nazionale francese, è intervenuto a The Bridge, un format di ESN Media su YouTubenel corso del quale sono stati toccati diversi tempi importanti. Queste le sue dichiarazioni:

A quale collega ti ispiri?

"Onestamente, non mi dilungherò troppo, mi piace tanto Neuer. È un grande, ha completamente cambiato il modo di interpretare il ruolo. Ma anche lui può commettere degli errori, come successo in semifinale di Champions League contro il Real Madrid, eppure questo non cambia niente, perché tutti commettiamo degli errori, ma è alla fine come tu reagisci a questi. E, io penso, che anche se la fine della partita era vicina, il suo errore, per un giovane portiere come me, e per gli altri che sono ancora più giovani, ci servirà per dire: "Anche i migliori commettono degli errori". Che questo possa dunque essere uno sprono per continuare anche nonostante i nostri errori".

Sul razzismo

"Ho lasciato il campo, perché era successo una volta, abbiamo parlato con l'arbitro, la Federazione, le cose dovevano cambiare ma non è cambiato niente e ho lasciato il campo. Me ne sono andato, mi sono preso le mie responsabilità, la mia squadra era unita, sono usciti dal campo con me sperando che cambiassero le cose ma fino ad ora non è cambiato molto. Quello che è peggio è che non te lo dicono nemmeno in faccia".

Sull'essere famoso e conosciuto

"È difficile, perché vorrei condurre la stessa vita di prima ma oggi, ma non funziona. Prima non ero sotto i riflettori, non avevo tutti questi soldi, nessuna scocciatura, conducevo una vita semplice. Non dovevo controllarmi a destra e sinistra tutto il tempo. Sarebbe bello camminare per la mia città senza che nessuno si accorga di me". 

Mike ha poi continuato

"C'è poi un'altra questione: se sei forte, non vivi per altre persone, ma per te stesso, i tuoi valori, secondo i tuoi principi e sai quello che devi fare. La gente può scrivere quello che vuole, ma non ti deve influenzarti, non può farti lasciare andare, perché tu sai perché ti trovi lì. Tu stai quello che stai facendo. Quindi gli haters potranno scrivere ancora, ancora e ancora, ma fino a quando noi avremo dei principi forti e resteremo forti e concentrati su quello che vogliamo fare, potranno continuare a dire e scrivere quello che vogliono".