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Royal: “Sono un leader, non vedo l’ora di cominciare! Voglio dimostrare…”

Giulia Benedetti Redattore 
Tra pochi minuti parlerà per la prima volta Emerson Royal come nuovo giocatore del Milan. Segui la live testuale!

Ci siamo. È arrivato il momento di conoscere il nuovo giocatore del Milan. Tra pochi minuti Emerson Royal parlerà per la prima volta in conferenza stampa. Qui su ilMilanista.it potrete seguire il live testuale:

Ibrahimovic: “Prima di iniziare, voglio dare il benvenuto al Black Panther. Lo seguiamo da tanto, ma abbiamo aspettato il momento giusto. È un giocatore fisico, che gioca con tanta grinta e intensità. Può giocare in varie soluzioni con Fonseca. Con lui diventiamo ancora più forti, era uno degli obiettivi di inizio mercato. Finalmente oggi è qua, oggi è il giorno 5 dei 7 che Dio ha creato. Siamo contenti e let’s go!”

R: “Si, io ho parlato molto con il club e i rappresentanti. Sempre è stato chiaro che il Milan fosse l’opzione migliore per me. Posso essere attaccante, difensore, ho tantissima vogliamo. Il Milan ha sempre creduto in me e sono super motivato. Nonostante io sia giovane, in tutte le squadre sono stato un leader perché è il mio carattere. Anche durante l’allenamento parlo molto con i compagni. Ringrazio Ibra e tutte le persone per l’opportunità che mi hanno offerto. Farò il meglio per portare il Milan dove merita di stare”.

R: “Ancora non ho parlato con Fonseca. Il Milan ha una storia di grandi difensori. Credo che tutti i brasiliani che sono passati da qui hanno scritto una bella storia qua e io spero di fare lo stesso. Sono in una forma molto preparata. Il tempo che ho passato nelle varie squadre mi ha formato per essere pronto. Sono un vero guerriero”.

I: “Cardinale è in città e abbiamo fatto varie riunioni. Parliamo di varie cose che facciamo ogni tanto, nessuna novità. Lui vorrebbe spendere di più, io no solo dove necessario. Per Kalulu bisogna parlare con lui per capire cosa vuole e cosa è meglio per lui. Per il momento non posso rispondere. Florenzi si è fatto male e mi dispiace perché era importante per noi, però con Emerson abbiamo un altro rinforzo per la squadra”.

I: “Siamo al giorno 5, non vuol dire che altri due giorni vuol dire altri due acquisti. Per costruire il mondo non ci vuole fretta, ma pazienza. Abbiamo una strategia che stiamo seguendo per rafforzare la squadra, sempre seguendo i profili che vogliamo. Sappiamo cosa stiamo facendo”.

R: “Tutti sanno che Ibra fa la differenza a livello mondiale. È stato un giocatore molto competitivo, che ha sempre avuto voglia di vincere. Ha mostrato interesse per me ed è stato un motivo di orgoglio perché non è come tutte le altre persone. Voglio ringraziare tutti dimostrando sul campo quanto valgo”.

I: “Royal aveva grande voglia di venire, non mi prendo il merito perché lui aveva una grande voglia di venire qui e rappresentare il Milan”.

R: “Penso che per quanto riguarda l’allenatore lui conosce già le mie caratteristiche. Ho dimostrato di sapere difendere e attaccare come so fare e lo farò per integrarmi nella squadra. Ho avuto occasione di parlare del Milan con altri brasiliani perché in molti hanno giocato qui”.

I: “Quello che vogliamo costruire è una squadra compatta. Siamo forti, non vedo qualche movimento che non è di parte offensiva. Abbiamo preso Morata per l’attacco, poi vediamo. Può esserci spazio per qualcosa di extra, ma vediamo cosa succede. Stiamo lavorando ed è tutto sotto controllo”.

R: “I primi giorni sono stati molto intensi. Il Milan valuta molto se il giocatore sta bene ed è in forma. Entrare nel Museo è stato un momento unico, mi sono emozionato. È stato bello vedere tutti i trofei conquistati dal Milan. è un sogno per me, tutti parlando del Milan. Tutti i brasiliani vorrebbero indossare la maglia del Milan e per me è un onore. Non vedo l’ora di mettere la maglia, entrare in campo e ringraziare nel miglior modo possibile”.

I: “Il 6 giorno può essere legato al centrocampista. Può essere, è una possibilità si”.

R: “Sono un giocatore che tende ad aiutare la squadra come possibile. Nell’ultima stagione ho giocato in un ruolo non mio. Io sono disponibile a giocare come vuole il mister”.

R: “La maglia 22 ha una storia qua nel Milan con Kakà, ma è un numero che è molto vicino a me. Lo avevo anche in Nazionale e nelle stagioni migliori. Anche qua il passato del numero 22 è molto luminoso. Non sono riuscito a parlare con Kakà, ma avere questo retaggio è una delle cose più belle della mia vita perché mi porta fortuna”.

I: “Tanto lavoro si, impegnato sì, ma è un lavoro divertente. Ogni giorno imparo tante cose, ma quando lavori con gente forte diventi forte. Mi piace la responsabilità. Duplantis ha fatto grandi cose, complimenti per la sua vittoria. Non so se tifa Milan grazie a me. Lui deve rappresentare il nostro paese dopo di me, perché con il mio ritiro il calcio svizzero è morto”.

R: “Gli ultimi mesi sono stati intensi, ho avuto dei pensieri. Ogni giorno chiamavo il mio agente perché volevo venire qui. È stato complesso perché era un mix di sentimenti. Sono felice di essere qui”.

R: “Il campionato italiano è un po’ diverso rispetto a dove ho giocato. Penso che qui è più statico, ma sono sempre stato tatticamente un giocatore buono perciò non penso che avrò problemi. Tutto quello che mi diranno lo apprenderò e farò tutto per migliorare”.

R: “Si ho visto le partite del Milan, non sono qui per parlare dei singoli giocatori. Il Milan ha un ottimo team, con grandi giocatori e un grande calcio. Per me sarà un piacere condividere il campo con gli altri giocatori. Ho parlato con Leao, Morata: sono giocatori che possono aiutarmi”.

I: “la scelta di Emerson era semplice. Era il profilo giusto da prendere perché ha equilibrio sia nell’attaccare che nel difendere. Il suo profilo sarà perfetto per il gioco di Fonseca. Può fare tutte e due le fasi. Noi giochiamo per attaccare e non siamo in campo per difendere i risultati, ma per farli”.

R: “Ho le due caratteristiche, ho fatto entrambe le cose nella mia vita. Ho difeso e attaccato e ho sempre fatto bene. Le grandi squadre attaccano sempre e sono abituato a farlo. Bisogna trovare un equilibrio in campo, ma io ho le due caratteristiche e cercherò di fare il lavoro migliore”.

I: “Quando parliamo di Berlusconi, è una persona a cui tengo tanto. La prima volta che sono venuto qui mi ha dato la felicità. Ho conosciuto la persona che mi ha stimato tanto. Mi dispiace che non c’è più, ma rimane nella mia memoria e lo ringrazierò sempre per quello che ha fatto per me. Provo a portare avanti quello che mi ha insegnato e insegnarlo ad altri. Se siamo tutti qua è grazie a lui. Proviamo a portare avanti il Milan”.