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Fonseca: “Esclusione Theo non è una punizione, non mi sento a rischio…”
Domani alle 20:45 il Milan scenderà in campo contro l’Hellas Verona per la 17esima giornata di Serie A. In attesa del match, tra pochi minuti Paulo Fonseca parlerà nella consueta conferenza stampa della vigilia. Qui su ilMilanista.it potrete seguire il live testuale:
"Dal primo giorno che sono qui ho sempre detto che tutte le partite sono importanti e così sarà fino alla fine. Sarà una gara difficile, ma come sempre abbiamo lavorato per arrivare a questa partita in condizioni di vincere".
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"Per me la situazione di Theo è facile da spiegare. Lui ha giocato tanto ed è stato in nazionale. Non ha trovato la migliore condizione fisica e ha bisogno di rinnovare le condizioni per stare bene. Theo è un giocatore importantissimo per noi. Non farlo giocare non è mai una punizione, ma semplicemente farlo ritornare nella condizione migliore che sappiamo. Per me è il miglior terzino del mondo".
"Io so come stanno le cose. Voi non avete la possibilità di guardare gli allenamenti. Magari uno di questi giorni vi facciamo vedere l'allenamento per guardare l'atmosfera della squadra. L'atmosfera è bellissima. Questa settimana è stata come le altre, buona atmosfera per lavorare. Quando è così è più facile lavorare, mai ho sentito la squadra senza fiducia o senza voglia di lavorare".
"Critiche tifosi? Noi capiamo la sensazione dei tifosi, ma non c'è nessuno che vuole vincere più di noi. Capiamo i tifosi, ma i ragazzi sono forti. Quello che possiamo fare è lavorare onestamente per cambiare la situazione dei risultati in meglio. Anche i tifosi lo meritano perché stanno sempre con la squadra e bisogna rispettarli".
"Voto alla squadra? Non mi piace perchè magari viene frainteso il mio metro di giudizio, è meglio non farlo. Margini di miglioramento? Possiamo migliorare tanto nei risultati. Miglioreremo tanto, sono sicuro di questo".
"Mercato invernale? So che adesso comincia ed è il tema principale delle conferenze, ma è presto. Quello che posso dire è che noi parliamo sempre, la società è attenta al mercato e se noi abbiamo bisogno sono pronti".
"Noi possiamo valutare le partite e quello che succede in partita. Abbiamo avuto un problema di difesa in area a Cagliari e abbiamo lavorato su questo. Dopo la partita successiva è diversa e lavoriamo su cose diverse. Noi sfruttiamo il poco tempo che abbiamo lavorando per migliorare guardando le partite. E la squadra è migliorata in tante cose, anche se i risultati non lo dimostrano".
"È una questione di testa e di atteggiamento: è questo il problema principale della squadra. Lavoriamo su tante cose per migliorare e per creare uno spirito di squadra forte. Non ci siamo, abbiamo ancora molto su cui lavorare".
"Il mio sogno è vincere nel Milan. Ci penso tante volte, quasi tutti i giorni. Ci spero e ci credo. Non è solo credere, è venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare la squadra".
"Le vittorie portano fiducia a noi e ai tifosi. Se vinciamo queste gare e facciamo una buona Supercoppa, ci sarà fiducia e un'altra immagine della squadra".
"Non mi sento a rischio, perchè tante volte si parla di cose che non si sanno. Ma non posso venire qui e parlare di quello che non penso. Se guardiamo i risultati abbiamo molto da fare, ed è quello che ho detto. Ma sappiamo cosa dobbiamo cambiare in questa squadra".
"Secondo me non è un problema tattico o tecnico. Ho fatto quest'esercizio in settimana. Ho riguardato tutti i gol subiti. Io non parlo solo di quando non si vincono le partite, ma faccio un'analisi di tutto. Non è che perché abbiamo vinto abbiamo fatto tutto bene. Contro il Genoa abbiamo fatto meglio che contro la Stella Rossa, ma se guardiamo il risultato è diverso".
"Non siamo in difficoltà con i giocatori. Avevamo detto qui che non avevamo problemi di infortuni e sono arrivati quelli di Pulisic, Loftus, Musah, Okafor e ora c'è Morata con la tonsillite. Ma è un'opportunità per i giovani: può giocare Camarda o qualcun altro, il problema è se non abbiamo qualità e ci mancano giocatori. Domani i giovani saranno con noi e qualcuno giocherà".
"Quando succede qualche episodio all'inizio della gara, questa condiziona la squadra. Penso che è un problema caratteriale, che stiamo cercando di cambiare. I giocatori lo sanno, ma dobbiamo dimostrarlo in campo".
"Sento le critiche ed i fischi come i giocatori. Non sono solo per loro, magari sono innanzitutto per me. Ma qua siamo tutti insieme. Non credo che i tifosi vogliano più bene a me che ai giocatori".
"Camarda e Abraham inisieme da subito? A inizio settimana ho pensato a questa possibilità di avere due attaccanti, ma con la situazione di Morata penso che non possiamo cominciare con due attaccanti".
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