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RIVIVI IL LIVE – Pioli: “Recuperati Calabria, Pulisic e Loftus. Servono fatti”

Domani il Milan scenderà in campo contro la Fiorentina. Segui live la conferenza stampa di Stefano Pioli della vigilia

Domani alle 20:45 il Milangiocherà a San Siro contro la Fiorentina, per la tredicesima giornata di Serie A. In attesa del match, tra pochi minuti Stefano Pioliparlerà nella consueta conferenza stampa della vigilia. Qui su ilMilanista.it potrete seguire il live testuale.

ORE 14 -Inizio conferenza stampa

Il ricordo di Astori

"Domani ci sarà un'iniziativa importante, organizzata da Fondazione Milan e dalla Fondazione di Davide Astori. Dobbiamo essere tutti partecipi".

Come sta la squadra

"Mai come ora le parole servono a poco, servono i fatti e dovremo dimostrarlo domani. Bisogna dimostrare con i fatti che abbiamo capito gli errori che abbiamo commesso".

Su Camarda

"Il talento non ha età e lui ne ha tanto. Il destino a volte ti crea certe occasioni, dobbiamo aiutarlo. E' giovane, ma caratterialmente è già maturo. E' felice di essere con noi ed è pronto a darci una mano, se servirà".

Come ha vissuto le ultime settimane

"Io lavoro, devo rimanere concentrato su ciò che stiamo facendo. Lavoriamo per crescere, non per cercare un colpevole, ma per migliorare. Da ieri abbiamo preparato la partita con la Fiorentina. So benissimo cosa comporta il mio ruolo: tanti onori e tante critiche. Vado avanti con le mie idee, il mio club e la mia squadra".

La convinzione di avere un gruppo forte

"Ci possono essere due comportamenti: chi cerca di costruire qualcosa di importante e chi cerca di rovinare tutto. Io sono della prima categoria. Mantengo la fiducia nei miei giocatori, non perché devo vendere qualcosa, ma perché per otto gare siamo stati meritatamente in testa, poi nelle ultime quattro non abbiamo raccolto quello che volevamo e ci siamo presi le nostre responsabilità".

Emergenza in attacco

"Noi dobbiamo dimostrare di essere competitivi. Il periodo non è semplice e siamo un po' in emergenza, ma dobbiamo affrontarlo con compattezza. La Fiorentina ci ha sempre messo in difficoltà, servirà una prestazione di livello".

Se ci sono rimpianti sulle scelte fatte in estate

"I rimpianti sono di chi non prova a fare. Il club mi ha messo una disposizione una rosa competitiva, ora siamo in emergenza per colpa degli infortuni e delle squalifiche. Sono sicuro che i numeri sugli infortuni miglioreranno in futuro".

La lotta Scudetto

"Mancando 26 partite, molte squadre si possono sentire in lotta per lo Scudetto, ma non deve essere questo il nostro pensiero. Il nostro pensiero deve essere la Fiorentina. Poi l'obiettivo lo vedremo strada facendo. Quello attuale è tornare a vincere".

La Fiorentina di domani

"Con Italiano gioca un calcio offensivo, propone tanti giocatori in avanti e magari concede qualcosa di più dietro, ma è sempre difficile da affrontare. Se è uno scontro Champions? E' ancora presto".

Gli indisponibili

"L'unico cruccio che ho è che in questi anni non siamo riusciti ad abbassare il numero degli infortuni. Quando qualcuno si fa male a Milanello soffriamo. Ogni anno abbiamo provato cambiare qualcosa per migliorare. Ogni giocatore ha la sua storia, qualcuno si è fatto male perché ha giocato tanto, altri perché hanno giocato poco. Non stanno capitando solo a noi, ma i nostri numeri sono negativi. Stiamo cercando di migliorare le cose per limitare il numero degli infortuni. Per domani recuperiamo Calabria, Pulisic e Loftus-Cheek".

Sul ct della Svizzera, dopo l'infortunio di Okafor

"Non li ho mai chiamati perché ho grande rispetto del loro lavoro. Credo che i calendari non siano corretti. E' un problema che va affrontato con grande senso di responsabilità da parte di tutti. Andrebbe diluito e meno compresso, farebbe bene ai giocatori e allo spettacolo".

Se esiste ancora lo spirito dello Scudetto

"La squadra lavora bene, ma può fare meglio. Siamo stati penalizzati per nostri demeriti, non abbiamo perso lo spirito. Non guardiamo al passato, giuste le critiche. Dobbiamo continuare a pensare che quello che stiamo facendo ci può aiutare per tornare a essere competitivi".

Come sta Bennacer

"Sta bene. Non ha avuto intoppi e sta bruciando le tappe. Farà un'altra settimana con noi e poi magari tornerà a disposizione del tutto".

Se ha parlato con Jovic

"Ci parlo tutti i giorni, sa cosa mi aspetto da lui. Ora conosce il nostro modo di giocare, ha tutto ben chiaro per dare il suo contributo, ha qualità per farlo".

L'errore da non commettere ancora

"Per la prima volta da quando alleno il Milan, i secondi tempi sono così penalizzanti rispetto ai primi tempi. L'errore è calare l'attenzione e non portare avanti il piano gara. Anche se si subisce gol si torna a giocare, ci siamo fatti troppo condizionare dagli episodi negativi. E' un problema di qualità che può essere anche di attenzione".

Se ha parlato con Ibra

"No, so che era a Las Vegas e so che sta parlando con la società e con la proprietà. Se Cardinale ha visto qualcosa di eccezionale in lui, non si è sbagliato. Ibra, se dovesse tornare, sarà una risorsa importante, a prescindere dal ruolo".

Se sono decisive le prossime due

"Penso solo alla partita di domani. Il mio futuro è incerto come lo è quello di tutti gli allenatori. Del domani non c'è certezza".

Maldini ha detto che ha provato a prendere Messi

"Io non sapevo nulla".

La mancanza di una mente pensante in campo

"Ne ho parlato con i giocatori. Noi abbiamo sempre avuto un leader, cioè il nostro modo di giocare e il nostro spirito. Dobbiamo continuare a seguirlo".

Il suo desiderio

"Rivedere la squadra che torni giocare per le qualità e le possibilità che le appartengono".

Come gestire la forza mentale della squadra in un momento così

"Ieri ho incontrato Velasco a Milanello. Il calcio è molto semplice, ma a certi livelli è molto difficile perché le situazioni cambiano in un attimo".

L'importanza dei tifosi

"I nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto. Noi dobbiamo giocare da Milan e con lo spirito giusto".

I milanisti vorrebbero più chiarezza sul tema infortuni

"Noi comunichiamo tutto quello che succede, anzi forse lo facciamo anche troppo. Alcuni lo fanno molto meno di noi. Poi quello che conta sono i risultati".

Fine conferenza


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