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Conceicao: “Ho trovato una squadra umile, pochi giorni ma non ci sono scuse”

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Tra poco parlerà in conferenza stampa il tecnico del Milan, alla vigilia della sfida di Supercoppa Italiana contro la Juventus
Lorenzo Focolari Redattore 

Domani a Riyad, Arabia Saudita, alle 20 (ora italiana), il Milanaffronterà la Juventus, nel match valido per la seconda semifinale di Supercoppa Italiana. Dalle 10:30 ci sarà la conferenza stampa di Sergio Conceicao, nuovo tecnico rossonero.

"Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa vuole l'allenatore che ha ora. E questa è la base per lavorare con qualità. C'è stato poco tempo per lavorare, ma siamo stati incisivi nel dire dove la squadra deve migliorare in vari momenti del gioco per essere competitivi già domani".

“Chiaro che avrei voluto più giorni per lavorare e più giocatori disponibili, ma quando sono arrivato sapevo già di questa situazione. Quindi non ci sono scuse. Testa alta. Stiamo preparando la partita per essere incisivi, senza avere troppe informazioni nella testa, per cercare di vincere".

“Se ho gli occhi spenti è perché sto male, ho avuto la febbre questa notte. Non sono emozionato di affrontare mio figlio, a casa è mio figlio e domani in partita è un mio avversario. Lo voglio battere come lui mi vuole battere, è normale. Spero che sia io a batterlo”.

“Si deve lavorare, non è facile o difficile domani. Il nostro lavoro è cercare di migliorare la squadra. Il momento non è bello, ma noi dobbiamo cambiarlo. Le parole non servono a niente, ma contano i risultati. Il risultato  che cerchiamo è di vincere domani”.

“In un giocatore di qualità ci sono tanti aspetti che sono importanti: la tattica, qualità fisiche e mentali. Mio figlio è cresciuto così. Un giocatore che ha una sola caratteristica ma non le altre, difficilmente giocherà con me. La Juve ha tanti giocatori ei qualità che lavorano. La juve è la squadra che ha preso meno gol in Italia, noi dobbiamo vedere come fare per smontare questa organizzazione della Juve. Dobbiamo essere compatti, aggressivi e lavorare come squadra”.

“Io non ho parlato di mercato perciò non mi piace individualizzare le cose. Tomori fa parte del gruppo così come tutti gli altri giocatori e questa è la cosa più importante per me”.

“Noi dobbiamo lavorare tutti i giorni, non sono magico. Lavoro tutti i giorni con il mio gruppo per avere i risultati, poi a maggio si faranno i conti. Dobbiamo avere la fame tutti i giorni e sfruttare il talento che abbiamo. Dobbiamo cambiare il momento con questo talento”.

“Le idee che ho avuto le ho passate anche ai giocatori. In Milan-Juve ho visto due squadre che avevano paura di perdere. Ci sono dei giocatori bravissimi e domani dobbiamo avere la voglia di vincere, pensando anche alla fase difensiva”.

“Ho grande rispetto per tutti gli allenatori impegnati nella Supercoppa Italiana. Io sono quello che sono, per giudicarmi devono vedere i risultati. Dobbiamo agire e reagire per cercare di vincere. Infortuni? Non sono medico, ci sono dei giocatori che sono tornati adesso. Ci sono quelli che hanno nelle gambe un solo allenamento”.

“Siamo stati ricevuti in modo simpatico, tutte le persone fanno un lavoro fantastico per far sì che non manchi niente alla squadra. Ho lavorato tanto per arrivare qua, è un onore allenare una squadra come il Milan”.

“è cresciuto tanto il campionato arabo, c’è passione e voglia di andare avanti. Sono arrivati tanti giocatori di qualità che hanno portato il campionato a crescere”.

“La responsabilità di difendere questi colori è grandissima perché rappresentiamo uno dei club più grandi al mondo. Cerchiamo di fare una bella figura per difendere questi colori”.

“Ottavio è stato un mio giocatore per otto anni, non è un figlio ma è come se lo fosse. È diventato mio amico e di quello sono contento”.

“La mia intenzione che ho per cambiare il gioco del Milan non lo posso dire per non avvantaggiare Thiago Motta. Io sono qua adesso, cerchiamo di fare un po’ meglio degli ultimi anni”.