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Rafael Leao ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Il numero 10 del Milanè stato grande protagonista della vittoria in Supercoppa Italiana, con il suo ingresso decisivo per la rimonta. Ecco le sue parole sulla finale di Riyadh.
Rafa si porta con sé un'immagine chiara: "L'immagine più forte che mi porterò è quella di tutto il gruppo che festeggia il gol di Abraham: un momento di gioia condiviso. Un ricordo che mi resterà per sempre. Vincere un derby in quel modo è stato stupendo: ci ha ricordato che siamo sulla strada giusta per mettere in bacheca altri titoli importanti".
Una finale che avrebbe potuto non giocare per il suo infortunio: "Sinceramente pensavo di poter giocare la finale, mentre sapevo che scendere in campo contro la Juventus sarebbe stato un bel rischio. Mentalmente lo staff medico, il mister e i suoi collaboratori mi hanno messo nelle condizioni ideali per fare un bel lavoro. Mi hanno trasmesso energia e la mentalità giusta dicendomi che non saremmo tornati prima di lunedì".
Il Milan è tornato a vincere un trofeo dopo 2 anni, il primo con la nuova proprietà: "E' stata dura, ma a volte il calcio è così. Con questa nuova proprietà l'ambizione è sempre stata quella di vincere, ma certi processi necessitano di tempo. Finalmente abbiamo conquistato un trofeo importante come la Supercoppa e adesso bisogna continuare a fare le cose nel modo giusto. Indossare questa maglia ogni partita è una responsabilità e un onore".
Vincere è uno dei motivi per cui scelse il Milan 6 anni e mezzo fa: "Quando sono arrivato qui già tifavo un po' per il Milan, la squadra dove sono passati tanti giocatori importanti che ammiravo da bambino. Ho subito capito la passione dei tifosi e che cosa voleva dire portare questa maglia, che ha un peso speciale. Ho pensato che volevo stare qui per anni e vincere trofei".
L'obiettivo è continuare a vincere: "In Europa abbiamo l'ambizione di andare il più avanti possibile. La Champions League è la coppa più bella che c'è e per noi d'ora in poi saranno tutte finali. Possiamo sognare di vincere anche qualcosa di importante. Nulla è impossibile".
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