Intervistato dai microfoni di StarCasinò Sport, il terzino della Salernitana Pasquale “Pako” Mazzocchi ha parlato del percorso fatto in carriera, dell’esordio in Nazionale e di… Rafael Leao.
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Mazzocchi: “Leao ti costringe a stare 90 minuti attento”
Mazzocchi dà un consiglio ai giovani
“Bisogna essere ossessionati, perché è l’ossessione, e cioè la forza di non mollare mai, che spesso ti salva nei momenti di difficoltà in cui pensi di lasciare tutto e tornare a casa. È tutta una questione di mentalità. Quando sei nelle categorie minori, che sono molto difficili, nelle giornate più negative il mio punto di riferimento è sempre stato la mia famiglia che, in questo, mi ha aiutato tanto, soprattutto i miei due fratelli maggiori. Ma anche il mio allenatore d’infanzia, Giuseppe Araimo, e altri come Serse Cosmi e Davide Nicola”.
Mazzocchi sull’avversario più forte incontrato sui campi
“Leao, è quel tipo di calciatore che ti costringe a stare 90 minuti attento, perché può creare qualcosa in ogni momento della partita. Poi c’è Kvaratskhelia, ancora lo devo fronteggiare, ma già guardandolo in tv fa davvero paura. Da piccolo, visto che giocavo esterno alto, osservavo molto Cristiano Ronaldo, soprattutto la sua mentalità. Ma il mio idolo è sempre stato Javier Zanetti. Ora mi ispiro a Cancelo”.
Sull’esordio in Nazionale
“Nel mio quartiere c’è stata una festa incredibile, lì ci sono tante persone che mi vogliono bene. In quel momento ho capito di aver fatto qualcosa di straordinario. Ma la strada è ancora lunga e mi sento di voler dare ancora tanto al calcio”.
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