Rafael Leao ha rilasciato un’intervista a GQ Italia, sul calcio e sul Milan. Sul libro appena pubblicato, dal titolo "Smile": "Una delle cose che mi dicono più spesso in giro, dai bambini a ragazzi che magari hanno qualche anno più di me, è che vorrebbero arrivare al mio livello, non per forza nel calcio, ma nel loro ambito. Vorrebbero rendere il loro sogno realtà. Io ce l’ho fatta, sono stato molto bravo e molto fortunato, in qualche modo volevo restituire un po’ della mia fortuna. Quindi nel mio libro mi auguro che le persone possano trovare un messaggio per non mollare, per perseguire l’obiettivo o, una volta ottenuto, per non guardarsi indietro o non frenare nel percorso. Spero possa essere utile".
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Leao: “Maldini e Ibra mi hanno aiutato molto, ai ragazzi dico che…”
Sull’aiuto ricevuto da Maldini, Ibrahimovic e Ronaldo nel suo percorso: "I primi due mi hanno aiutato, specie Zlatan, quando ero già grande, quando sono arrivato al Milan. Cristiano Ronaldo è ovviamente un mio idolo. Però le uniche persone che ho tenuto come esempio sin da quando ero molto piccolo sono state mia madre e mio padre, la mia famiglia".
Sulla quarta maglia del Milan: "Sono contentissimo di questa collaborazione. Mi sembra anche che il Milan sia la squadra più giusta, al momento, per fare certe cose: siamo una squadra molto giovane, molto colorata, siamo un simbolo, così come lo sono i dettagli sulla maglia. E poi sono entusiasta all’idea di poterla vestire non solo in campo, ma anche in giro".
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