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Franck Kessié
MILANO - Al termine del match del Milan contro il Crotone Franck Kessié ha parlato del suo soprannome: "Perché mi chiamano 'Il Presidente'? Perché sono il presidente della squadra, il capo dello spogliatoio". Difficile credere che ora, con l'arrivo di Ibrahimovic, l'ex Atalanta abbia mantenuto la sua carica. Eppure da quando veste la maglia rossonero il centrocampista non ha mai avuto un rendimento così alto.
2020 DA INCORNICIARE - Eppure all'inizio il rapporto con Stefano Pioli non era dei migliori. L'ex tecnico della Fiorentina lo aveva messo più volte in panchina: lui che da quando era arrivato al Milan, nel 2017, era diventato davvero insostituibile. A confermare il primo non ottimo rapporto lo stesso allenatore: "Io e Franck abbiamo avuto qualche difficoltà di rapporto all'inizio, una volta che ci siamo capiti e compresi meglio sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello, ha presenza e grandissima qualità, è sempre presente nei momenti difficili della partita, è sicuramente un giocatore molto presente nel nostro gioco". Un rapporto che si è ricomposto giorno dopo giorno, come sottolineato dall'ivoriano a BBC Africa: "Il Mister è molto bravo a gestire il gruppo e tutti ci sentiamo importanti. Lui mi ha spiegato cosa dovevo fare, all’inizio non è stato facile ma poi sono riuscito a metterlo in campo”. E non è un caso se in questa stagione "Il Presidente" ha saltato appena quattro partite: 2 di campionato, una di Coppa Italia e una di Europa League. Il Presidente sente nuovamente la fiducia dell'ambiente e del tecnico e i risultati si vedono in campo: offrendo prestazioni da grande giocatore.
CONTRATTO - Il Milan con Kessié non vuole vivere un Calhanoglu-bis, ovvero rischiare di avere un giocatore e rischiare di perderlo a giugno a parametro zero. Non a caso Maldini e Massari hanno iniziato a lavorare sul rinnovo dell'ivoriano, il cui contratto scadrà a giugno 2022. Dai primi incontri che si sono svolti tra le parti è emersa la volontà dell'ex Atalanta di restare in rossonero. Si aspetta oramai solo la fumata bianca del Presidente. >>> E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio! <<<
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