Alla vigilia di Milan-Napoli, Gianluca Zambrotta ha parlato del big match in programma domani sera a San Siro. Intervistato da Il Mattino, il campione del Mondo del 2006 ha parlato del Milan, sua ex squadra: “Da quando è arrivato Pioli sono andati in crescendo e i risultati raccontano del bellissimo rendimento della squadra. Poi sono arrivati gli infortuni e come nel caso del Napoli c'è stato un calo fisiologico. Nel Napoli ho detto Osimhen e Koulibaly, nel Milan dico Kjaer come assenza più pesante. Peraltro il Milan credo abbia pagato anche un po' la scarsa abitudine al doppio impegno settimanale con la Champions".
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Zambrotta: “Nel Milan pesano gli infortuni. Lotta scudetto ancora aperta”
Zambrotta ha parlato alla viglia di Milan-Napoli. Ecco le sue dichiarazioni sulle due squadre in lotta per lo scudetto.
Il dirigente sportivo ha poi parlato di Ibrahimovic: "Cosa lo rende così speciale? Il fatto che sia un professionista assoluto. Direi alla Cristiano Ronaldo. Altrimenti non arrivi a quella età se non sei così. Cura maniacale dell'alimentazione, attenzione al fisico e il lavoro quotidiano. Poi mentalmente è sempre pronto e preparato. Capisco i giovani che sono attratti dalla sua guida".
Su Milan-Napoli: “È vero che siamo al giro di boa e che mancano solo due gare alla fine del girone di andata, ma il discorso scudetto è ancora tutto apertissimo”.
Sul Napoli, prossimo avversario dei rossoneri: “Gli azzurri hanno iniziato molto bene grazie alla cura Spalletti. Luciano ha portato entusiasmo, cosa che in un ambiente come quello di Napoli fa sempre bene. I tantissimi infortuni non hanno aiutato Spalletti e il Napoli soprattutto nelle ultime partite. Le assenze di Koulibaly e Osimhen si sentono maggiormente, in quanto colonne portanti di questa squadra”.
Su Spalletti: “A me Luciano piace. Perché è un allenatore intelligente e tatticamente molto bravo. Peraltro ci sa fare anche nella comunicazione”.
Sullo scudetto: “Il campionato ci sta dicendo che ci sono quattro squadre nel giro di pochissimi punti e tutte possono vincere il titolo. Sono convinto che la lotta sia ancora molto aperta”.
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