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Leao e Theo Hernandez
L’ex allenatore del Milan Alberto Zaccheroni ha rilasciato un’intervista ai microfoni di MilanNews.it per parlare dell’attualità rossonera. Ecco le sue dichiarazioni:
Se si può parlare di partita Scudetto: “Più che di partita Scudetto si può tranquillamente dire che per il Milan quella di Verona è la partita più insidiosa delle ultime tre, con tutto il rispetto per Atalanta e Sassuolo. Gli scaligeri non hanno grandi ambizioni di classifica ma sono agguerriti e hanno acquisito una mentalità importante nel tempo”.
Cosa deve fare il Milan: “Basterà fare il Milan. Scendere in campo con il piglio giusto, non pensare all’Inter, non pensare a nient’altro che alla partita. Tolti Ibrahimovic e Giroud, i calciatori rossoneri hanno bacheche da riempire, hanno fame di successi. Servirà la rabbia giusta”.
Qualora i rossoneri dovessero mantenere il primato sarebbe una grande ipoteca per il tricolore? “Decisamente sì. A quel punto la strada sarebbe in discesa, non voglio ripetermi ma Verona è la tappa più delicata di questo finale”.
Sul “Fatal Verona”: “Il passato e i tabù non scendono in campo. Gli Scudetti persi in passato fanno parte di altre epoche e io sono l’anti-scaramantico per eccellenza”.
Se schiererebbe Ibrahimovic dal primo minuto: “No, ritengo che Stefano Pioli lo stia gestendo molto bene. L’Ibrahimovic visto ora è ancora lontano dalla miglior condizione e chi sta giocando al suo posto sta facendo bene. Inoltre, il Milan è una squadra che va poco sul fondo, l’imbuto centrale è sempre molto affollato. Lo stesso Giroud, in alcuni tratti, fa fatica con questo sistema”.
Se Leao ricorda Weah: “Per prima cosa sarebbe da dire che Weah era già in fase calante quando io arrivai al Milan, mentre Leao sta esplodendo proprio ora”.
Su Leao: “Benissimo. E’ un portento, ha mezzi da grandissimo giocatore. E’ tangibile la gestione di Pioli ma soprattutto l’impatto caratteriale di Paolo Maldini che conosco benissimo. Lo stanno facendo diventare un professionista a tutto tondo. Ha il futuro davanti questo ragazzo”.
I volti di questo Milan primo in classifica: “Ne dico due, Tomori e Kalulu. Stanno componendo una coppia centrale granitica e ricordiamoci che non è facile sostituire uno come Kjaer. Tomori lo vidi subito lo scorso anno e capimmo un po’ tutti che eravamo alla presenza di un top player a livello difensivo. Kalulu si sta rivelando addirittura migliore da centrale che da terzino”.
Cosa direbbe ai calciatori prima di scendere in campo? “Cogliete l’attimo perché può essere l’anno giusto”.
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