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Scifo: “De Ketelaere ricorda Kakà. Origi fortissimo, fa cose impressionanti”

Redazione Il Milanista

Enzo Scifo ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport e ha parlato del mercato del Milan. Ecco le sue parole.

L'ex calciatore belga Enzo Scifo ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport e ha parlato del calciomercato del Milan. Ecco le dichiarazioni di un grande conoscitore della Serie A:

Sull'esterno rossonero Alexis Saelemaekers ha dichiarato: "Saelemaekers è sottovalutato ma è utilissimo: Alexis dimostra che al Milan stanno lavorando bene".

Poi Scifo ha parlato di Divock Origi, nuovo attaccante del Milan e che lui ha anche allenato nella nazionale under 21 dei Diavoli Rossi. Queste le sue dichiarazioni: "Io l’ho avuto come giocatore nell’U21: credetemi, è fortissimo, fa cose che impressionano. Deve solo giocare, avere minuti e fiducia. Se invece lo hai preso per metterlo in panchina, fai un errore. E perdi l’occasione di avere un centravanti completo. Qualità di Origi? Potenza, velocità, ma sa pure giocare la palla. Deve solo trovare soprattutto il partner giusto: serve qualcuno che lo inneschi negli spazi. E poi ha grande presenza davanti alla porta".

Invece su Charles De Ketelaere, obiettivo numero uno del Milan per la trequarti, ha detto: "Un campioncino. Ma non paragonatelo a me, siamo diversi: è molto più attaccante di me. Più che altro, ricorda un po’ Kaka: alto, tecnicamente forte e veloce con la palla. Intelligente e pure polivalente: non mi sorprenderebbe vederlo giocare pure sulla fascia. Se continua così, un giorno varrà 100 milioni. La cosa che impressiona è quanto cresce e con che velocità: in due anni ha bruciato le tappe e adesso non sai davvero dove possa arrivare questo gioiellino. Capisco perché Maldini si sia innamorato di lui e troverebbe anche un connazionale come Saelemaekers".

Infine Scifo ha anche commentato il ritorno di Romelu Lukaku in nerazzurro: "Non mi ha sorpreso quello che ha fatto perché è una persona buona, un uomo vero e appassionato. Non era felice al Chelsea, cercava solo un posto dove esserlo, indipendentemente dai soldi. Ha chiesto scusa, non è da tutti farlo con i tifosi, soprattutto se sei un campione affermato. Non è banale".