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Sacchi: “Il calcio italiano non è lontano da quello europeo, come nel Milan”

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan

Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato del calcio italiano e del Milan.

Redazione Il Milanista

Quest’anno il campionato italiano sta regalando grandi gioie a tutti gli appassionati del calcio. Alla vigilia della 29esima giornata di Serie A ancora è difficile stabilire quale squadra sia la favorita per la conquista dello scudetto. La corsa per il titolo è apertissima, con le due milanesi in testa davanti a tutti. Attualmente al vertice c’è il Milancon ben 60 punti. A seguire con due punti in meno ci sono invece i nerazzurri, che però hanno ancora una partita in meno da disputare. Inseguono anche i partenopei, a 57 lunghezze. L’impressione è che fino al termine della stagione saranno queste tre squadre a contendersi il trofeo e che la differenza la faranno dei piccoli episodi.

Del calcio italiano e dei suoi cambiamenti ha parlato Arrigo Sacchi. L’ex storico allenatore del Milan ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport e ha commentato l’uscita dei nerazzurri dalla Champions League contro il Liverpool. Ecco le sue dichiarazioni: “La doppia sfida fra Inter e Liverpool ci ha detto che non siamo lontani dalle squadre di altissimo livello, però si deve insistere nel lavoro. Bisogna avere un gioco collettivo, dove tutti partecipano alla fase difensiva e a quella offensiva, bisogna fare più pressing e soprattutto bisogna tenere presente che le squadre straniere sono più brave ad attaccare che a difendere”.

Sul Milan invece ha dichiarato: “È giovane, ha entusiasmo, ha coraggio e con l’organizzazione, sia societaria sia di squadra, colma le lacune. È così che si deve ragionare. Il Milan è già europeo: gioca a sistema puro, due difensori contro due attaccanti. Quando perde uno per infortunio, dalla panchina ne entra un altro e quasi nessuno se ne accorge. Penso agli innesti di Kalulu o di Gabbia. Vuol dire che c’è un’idea di gioco che, piano piano, è stata recepita dal collettivo”.