Oggi pomeriggio Stefano Pioli ha preso parte alla cerimonia di assegnazione del premio internazionale “Sport e Civiltà” presso il Teatro Regio di Parma. L’allenatore rossonero ha ricevuto il premio “Una vita dedicata allo sport”, ottenuto soprattutto grazie alla vittoria dell’ultimo scudetto. Sul coro “Pioli is on fire” ha detto: “È qualcosa di assolutamente emozionante. È un coro che è partito dai miei giocatori e i tifosi hanno cominciato a cantarlo prima della vittoria dello scudetto è questo mi dà ancora più soddisfazione. Certo che rivedere le immagini della passata stagione… ci siamo regalati delle grandissime emozioni”.
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Pioli: “Lo scorso anno siamo stati i migliori, ora Serie A aperta. Charles…”
Se lo scorso anno il Milan è stata la squadra più forte o la più brava: “No, secondo me è stata la squadra più forte. Nel momento più decisivo del campionato, quando dovevamo vincere 6/7 partite con una pressione addosso, i ragazzi sono stati bravissimi a vincerle tutte, dimostrando una mentalità, una coesione, un animo e tanto talento che le altre squadre non sono riuscite ad avere fino alla fine”.
Sulla pausa per il Mondiale: “Sappiamo che questo è un campionato veramente anomalo. Si stanno facendo dei bilanci che non sono corretti perché siamo solo alla 15esima di campionato. Ci sono ancora 23 partite, quasi 70 punti a disposizione, quindi c’è spazio per tutte le squadre. È anomalo è sicuramente anche il cammino che sta facendo il Napoli, che sta facendo dei risultati incredibili. Quando torneranno i giocatori dal mondiale bisognerà vedere come riusciranno le singole squadre e i singoli staff a gestirli.”
Il programma della sosta: “Riposare bene perché abbiamo giocato veramente tante partite, non si è mai giocato così tanto. A dicembre ricominceremo la preparazione, giocando tante amichevoli, allenandoci a Milanello e aspettando i nostri 7 nazionali. Però la cosa importante è che torneranno in un gruppo che ha ancora tanti obiettivi da raggiungere. Abbiamo ancora campionato, coppa, supercoppa e Champions. Quando trovano un gruppo così stimolato anche quelli che tornano dal Mondiale sono certo che torneranno con la mentalità adatta”.
Sulla squadra: “La squadra è cresciuta dal punto di vista mentale e sa riconoscere sempre di più le opportunità. La prestazione di Cremona credo che sia stata il passaggio più critico che ci ha danneggiato la classifica. Se fossimo riusciti ad ottenere quelle vittorie con Cremonese e Torino credo che avremmo una classifica ottima. Il Napoli sta facendo un campionato eccezionale. Ieri sapevamo che avremmo dovuto dimostrare di voler concludere bene e abbiamo giocato con grande intensità contro una squadra che ci ha creato grandi difficoltà e la vittoria di ieri significa crederci, avere grande spirito, grande qualità, perché non si vincono partite così difficili se non hai qualità.”
Su De Ketelaere: “La nostra società ha una propria idea. Quando si dice che bisogna investire sui giovani siamo tutti d’accordo, però poi bisogna aspettarli, aspettare ragazzi che vengono da un calcio diverso, da un paese diverso, da una cultura diversa, abitudini diverse, quindi è normale avere delle difficoltà. Siamo convinti di aver preso un ragazzo di qualità, intelligente e disponibile”.
Se tornerà al Parma: “Sono parmigiano al 100%, ho tutti gli affetti qui e quando voglio stare veramente bene vengo qua. È stato un grosso dispiacere riuscire a fare bene qua, ma sono arrivato in un momento particolare e probabilmente non ero ancora pronto come lo sono adesso. Il futuro è difficile da prevedere nella nostra professione. Quello che mi interessa è avere sempre lo stesso entusiasmo, la stessa passione e la voglia di migliorare. Il futuro lo affronterò e vedremo cosa succederà”.
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