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Osimhen: “C’era rigore sul fallo di Tomori. Scudetto? Ci crediamo!”

Un frame di Napoli-Milan

Il giocatore partenopeo ha rilasciato un’intervista su quanto successo nella gara contro il Milan e sul mancato rigore.

Redazione Il Milanista

Sta per tornare la Serie A con la 29esima giornata di campionato. Le squadre si apprestano a vivere nuove sfide e nuove emozioni. Tuttavia ci sono ancora situazioni passate che continuano a far discutere, come il mancato rigore richiesto dai partenopei nell’ultimo big match contro il Milan. Domenica sera infatti i rossoneri hanno battuto i padroni di casa grazie alla rete di Giroud, arrivata al 49esimo minuto, ma con gli azzurri che hanno protestato per l’assenza di un rigore a proprio favore. A ribadire la questione è stato Victor Osimhen, che è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

L’attaccate nigeriano è tornato a parlare del fallo commesso da Fikayo Tomori, non sanzionato con il rigore, e suona la carica per la conquista dello scudetto: “Ovviamente era fallo. Non ho cercato di simulare perché se l’avessi fatto avrei preso il cartellino giallo. Mi aspettavo che l’arbitro andasse al Var ma così non è stato. Peccato ma va bene, la decisione dell’arbitro è stata diversa e va accettataScudetto? Certo che ci crediamo. Anche I tifosi devono continuare a crederci nonostante la sconfitta col Milan. Siamo consapevoli della nostra forza e continuiamo a sperare nel meglio. Io ci credo tanto. Sappiamo che da qui al termine della stagione affronteremo tante partite difficili ma ci crediamo ancora

Osimhen ha parlato anche delle sue condizioni fisiche, dopo il colpo allo zigomo subito in uno scontro con Milan Skriniar: “Cerco di non dar peso all’infortunio subito. I dottori mi hanno rassicurato che ho completamente recuperato e che sto bene. Ed è così. La maschera è solo una precauzioni. Queste che arrivano sono le ultime settimane in cui continuerò ad indossarla. La Maschera è una seconda protezione per me, la prima è la mia mentalità, è questa che mi permette di lottare senza paura contro i difensori”.