Claudio Marchisio ha rilasciato un’intervista sul calcio femminile e sulla Serie A ai microfoni del Corriere della Sera. Ecco le sue dichiarazioni:
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Marchisio: “Per la storia che ha, il Milan farà bene anche in Europa”
Sulla crescita del calcio femminile: “Sono contento del percorso che è stato fatto. Il fatto che anche in Italia, le giocatrici sono diventate professioniste è un passo importante. C’è stato una crescita forte anche in Europa. Il calcio femminile, come quello dei ragazzini delle squadre giovanili, dà fiducia in sé stessi. Il movimento è sano, si gioca a calcio per “giocare a pallone”, c’è in linea generale un rispetto maggiore”.
Per Marchisio non è vero che non si salta più l’uomo: “Oggi i ragazzi per migliorarsi tecnicamente hanno molte più possibilità̀. Io dovevo studiarmi un’unica immagine che passava su un vhs per studiare un movimento, loro hanno molte più gesta di campioni filmate da più angoli. Migliorare la propria tecnica è oggi più facile”.
Se in Italia si difende e basta: “Difendere non è più il concetto giusto. Ma in Italia ci si preoccupa prima di tutto di come fermare gli avversari. All’estero questo non succede. Una squadra ha una propria idea di gioco e la persegue anche se è in vantaggio. Per questo non si cambia atteggiamento e i ritmi restano sempre alti”.
Su Carlo Ancelotti: “Carletto ha tratto la sua forza dal girare tutta Europa. Ha allenato in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania oltre che in Italia. La sua è una mentalità europea”.
Sul Milan che è tornato a vincere con molta pazienza: “Grazie a Maldini che ha seminato bene in questi anni. E, per la storia che ha, farà bene anche in Europa”.
Sulla Juventus: “Si dice così perché quest’anno dopo un decennio non ha vinto nulla. Come dicevamo prima, l’unica cosa che conta è la vittoria, non il percorso per ottenerla. Si fatica a riconoscere il ciclo lunghissimo di vittorie bianconere”.
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