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Ibrahimovic: “Spero di rimanere in rossonero per tutta la vita”

Redazione Il Milanista

Zlatan Ibrahimovic è stato ospite nella trasmissione "Che tempo che fa" per promuovere il suo libro "Adrenalina". Ecco le sue parole.

di Valerio Barberi

Zlatan Ibrahimovic è stato ospite nella trasmissione "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio. Lo svedese era lì per promuovere il suo libro dal titolo "Adrenalina", uscito ad inizio settimana.

Sulla festa dei 40 organizzata a sorpresa dalla moglie: "Era felice mia moglie. Le ho detto che ha la stessa forza di Gattuso e ha preso la mia frase come un complimento. Non mi aspettavo tanta gente alla festa. Vuol dire che sono amici e che qualcosa di positivo ho fatto. Ogni mattina a quest'età sento dei dolori ma in testa ho degli obiettivi. Bisogna abituarsi a soffrire e queste sofferenze le trasformo in energie".

Sui figli"Sono tutta la mia vita. Vincente stravede per Gattuso. Lui ha la mentalità di Rino perché quando fa qualcosa la fa al 200%".

Sull'adrenalina"L'adrenalina mi fa stare a questi livelli, e senza adrenalina non sarei dove sono. L'adrenalina è la chiave di tutto. Prima ero più rock and roll e bello, adesso sono più maturo. Da bambino ero molto attivo. I miei genitori provavano a controllarmi ma non ci riuscivano".

Sulla gara con il Liverpool"Questa è una partita importante e dobbiamo giocarla al meglio e vedere come va. Non credo alla scaramanzia, sono più forte di queste cose. Oggi la tua Sampdoria ha perso e io ti porto positività".

Sul ritorno al Milan"Quando Ibra firma c'è sempre magia. Non è solo merito mio se le cose vanno meglio, ma anche di tutta la squadra, però poi dipende sempre dai trofei che si vincono".

Su Paolo e Daniel Maldini"Ho giocato contro Paolo e oggi gioco con Daniel. E' bello questo. Vediamo, se continua l'adrenalina magari posso giocare anche con il figlio di Daniel".

Sulla sua vita"Ho affrontato e vinto tante battaglie. Ho sempre creduto in me stesso anche se tanti erano contro di me perché in Svezia non mi sentivo il benvenuto, puoi chiedere a mia moglie. Ma avevo voglia e non ho mollato. Così bisogna fare".

Sulla seconda squadra dove giocava"Ho fatto anche il portiere perché non ero contento del portiere che avevamo e allora li ho detto 'spostati che il portiere lo faccio io".

Su Berlusconi"Voleva sempre che mi tagliassi i capelli. Io gli dicevo che la mia forza è proprio nei capelli".

Su Van Basten"Mi ha messo in difficoltà perché quando sono arrivato all'Ajax ero giovane e mi paragonavano a lui. Non è stato facile mantenere le attese".

Su Ronaldo "il fenomeno""Il più forte. Lo imitavo in campo ma faceva le cose con una velocità incredibile".

Su Mourinho"Grande amico e grande allenatore. Mi ha fatto crescere dentro e fuori dal campo".

Su Ancelotti: "Grande persona e grande mister. Quando ha lasciato il PSG l'ho chiamato e gli ho detto 'ciao mister'. Lui mi ha risposto dicendomi di non chiamarlo più mister perché siamo amici".

Su Raiola"Mino è tutto. Un agente, un amico, un papà, più di un famigliare. All'inizio della mia carriera mi ha aiutato molto".

Sulla scadenza del contratto a giugno: "Il mio contratto non scade. Voglio giocare il più possibile e finché avrò adrenalina giocherò. Mettiamo pressione al Milan per il rinnovo e spero di rimanere in rossonero per tutta la vita. Ho ancora degli obiettivi da poter raggiungere e voglio vincere ancora uno scudetto".

Sulla paura di smettere: "Non so cosa ci sarà dopo il calcio perciò ho un po' paura di smettere. Vediamo, ma voglio continuare a giocare".

Sul coro 'zingaro': "Non c'è differenza quando urlano per il colore della pelle o per questa cosa. Bisogna fare delle cose utili per cambiare questi atteggiamenti e non serve molto inginocchiarsi in campo".